L’imponente parata militare sulla piazza Rossa a Mosca è stata boicottata da molti leader occidentali per protestare contro il ruolo della Russia nella crisi in Ucraina
Circa 16mila militari partecipano alla parata sulla piazza Rossa di Mosca, per celebrare il 70˚ anniversario della vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania nazista.
Nel suo discorso, il presidente russo Vladimir Putin ha reso omaggio al sacrificio delle truppe sovietiche che hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale e ha ringraziato “i popoli di Regno Unito, Francia e Stati Uniti per il loro contributo alla vittoria”. Ma, ha aggiunto Putin, nei decenni più recenti “i principi della cooperazione internazionale sono stati ignorati sempre più frequentemente”.
Alla parata assistono più di venti capi di stato stranieri, tra cui i presidenti di Cina e India, e il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. Ma molti leader mondiali, soprattutto europei, hanno boicottato l’evento in segno di protesta per il ruolo di Mosca nella crisi ucraina. Nel suo editoriale, Le Monde afferma che i leader europei potrebbero pentirsi di non essere andati a Mosca. Pur comprendendo i motivi del boicottaggio, il quotidiano francese sostiene che in questo modo gli europei contribuiranno a diffondere nel continente una visione della storia che sottovaluta il ruolo dell’Armata rossa nella sconfitta del nazismo. D’altra parte Le Monde critica anche l’atteggiamento di Vladimir Putin che “rende un cattivo servizio alla Russia”:
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