João Vaccari Neto, tesoriere del partito al governo, è stato arrestato con l’accusa di fare parte di un sistema di corruzione che coinvolgeva i dirigenti dell’azienda petrolifera nazionale e i vertici del partito
Un alto dirigente brasiliano è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione che ha coinvolto l’azienda petrolifera nazionale brasiliana Petrobras. Oltre a Marcelo Odebrecht, capo del gruppo Odebrecht, la più grande holding del paese in campo edile, sono stati arrestati altri sette manager. Anche prima dell’inchiesta sulla Petrobras, la Odebrecht era stata accusata di avere relazioni troppo strette con il governo brasiliano. Odebrecht sarebbe stata una delle aziende ad aver pagato tangenti in cambio di contratti con la compagnia petrolifera.
Tra gli arrestati anche altri dirigenti della Andrade Gutierrez, un’altra impresa edile. Lo scandalo ha scosso il partito al governo, il Partito dei lavoratori del Brasile (Pt), i cui dirigenti sono stati accusati di aver accettato tangenti. La presidente Dilma Roussef, che era presidente del consiglio di amministrazione di Petrobras nel periodo in cui si sono verificati gli episodi di corruzione, non sarebbe coinvolta nell’inchiesta. Gli investimenti della Petrobras rappresentano da soli il 2 per cento del prodotto interno lordo del Brasile, e la sua crisi ha danneggiato l’economia nazionale. Lo scandalo è costato all’azienda petrolifera più di 14 miliardi di euro.
Un ex dirigente dell’azienda petrolifera nazionale brasiliana Petrobras è stato condannato a cinque anni di carcere con accuse di riciclaggio di denaro. Il giudice federale Sergio Moro ha giudicato colpevole Nestor Cervero per aver speso i soldi guadagnati grazie alle tangenti in un appartamento di Rio de Janeiro.
Cervero è il secondo dirigente della Petrobras, dopo Paulo Roberto Costa, a essere condannato nell’ambito dell’inchiesta sull’azienda avviata nel marzo del 2014, secondo cui la Petrobras avrebbe gonfiato il valore dei contratti per costruire le infrastrutture petrolifere e con parte dei ricavati avrebbe finanziato la campagna elettorale del Partito del lavoratori (Pt) della presidente Dilma Rousseff. Nell’indagine sono coinvolti almeno cento dirigenti e cinquanta politici.
João Vaccari Neto, il tesoriere del Partito del lavoratori (Pt), al governo in Brasile, si è dimesso dopo essere stato arrestato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sull’azienda petrolifera nazionale Petrobras. Vaccari è accusato di avere fatto parte del presunto sistema all’interno del quale i dirigenti della Petrobras gonfiavano i contratti per costruire le infrastrutture petrolifere e con parte dei ricavati finanziavano la campagna elettorale del Pt. In particolare avrebbe avuto il ruolo di collegamento tra il partito e i vertici dell’azienda.
Nell’inchiesta sono indagati più di quaranta politici, tra cui i leader di entrambe le camere del congresso, ma Vaccari è l’alleato più vicino alla presidente Dilma Rousseff a essere arrestato. Era stato incriminato il 16 marzo ed è stato arrestato ieri per il sospetto che avrebbe potuto influenzare le indagini o lasciare il paese. Il partito ha fatto sapere di non avere dubbi sull’innocenza di Vaccari.
Il tesoriere del Partito dei lavoratori, Joao Vaccari Neto, è stato arrestato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Petrobras, avviata nel marzo del 2014. Secondo l’accusa, i dirigenti della Petrobras, l’azienda petrolifera nazionale, avrebbero gonfiato i contratti per costruire infrastrutture petrolifere e guadagnare almeno 800 milioni di dollari. I soldi sarebbero stati usati per finanziare la campagna elettorale del Partito dei lavoratori, di cui fa parte anche la presidente Dilma Rousseff. Il tesoriere arrestato avrebbe percepito una percentuale dei finanziamenti.
Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato alle manifestazioni pacifiche in tutto il Brasile, per protestare contro la corruzione del governo. I manifestanti chiedono che la presidente Dilma Rousseff sia indagata nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione della Petrobras, l’azienda petrolifera nazionale. Secondo l’accusa, i dirigenti della Petrobras avrebbero gonfiato i contratti per costruire infrastrutture petrolifere e guadagnare almeno 800 milioni di dollari. I soldi sarebbero serviti in parte per finanziare la campagna elettorale del Partito dei lavoratori, che governa il paese dal 2003.
Rousseff ha negato qualunque coinvolgimento. Ma l’opposizione sostiene che la presidente, che ha guidato la Petrobras fino al 2010, non poteva non essere al corrente della corruzione.
La polizia brasiliana ha arrestato tre ex deputati nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione nel caso Petrobras, la compagnia petrolifera nazionale. Gli accusati sono Luiz Argolo e Pedro Corrêa, ex deputati del Partito della solidarietà, e André Vargas, ex deputato del Partito dei lavoratori, che governa il paese dal 2003, ora con Dilma Rousseff presidente.
La Petrobras è al centro di un’inchiesta sulla corruzione in cui sono coinvolti i dirigenti del Partito dei lavoratori e quelli dell’azienda. Reuters
Il presidente del consiglio di amministrazione della Petrobras, l’azienda petrolifera nazionale del Brasile, si è dimesso. Lo ha annunciato la compagnia in un comunicato stampa. Guido Mantega, economista, ex ministro delle finanze, ha rinunciato all’incarico senza rendere note le motivazioni. Lo sostituisce Luciano Galvao Coutinho, consigliere delegato della Petrobras dal 2008 e presidente della Banca nazionale per lo sviluppo economico e sociale.
La Petrobras è al centro di un’inchiesta sulla corruzione cominciata nel marzo del 2014 in cui sono coinvolti i dirigenti del Partito dei lavoratori e quelli dell’azienda. Secondo l’accusa, i dirigenti della Petrobras avrebbero gonfiato i contratti per costruire infrastrutture petrolifere e guadagnare almeno 800 milioni di dollari. I soldi sarebbero serviti in parte per finanziare la campagna elettorale del Partito dei lavoratori, che governa il paese dal 2003. Misna
La polizia brasiliana ha interrogato João Vaccari Neto, tesoriere del Partito dei lavoratori (Pt) al governo, per uno scandalo per corruzione della compagnia petrolifera statale Petrobras. Neto non è stato formalmente arrestato, ma è stato chiamato a deporre di fronte ai giudici.
L’interrogatorio segue di un giorno le dimissioni dei vertici della Petrobras e della sua presidente María das Graças Foster, che aveva divulgato i dati del giro di corruzione che ha coinvolto il colosso petrolifero nazionale.
La polizia ha cominciato a eseguire 62 mandati di arresto, detenzione e perquisizione. I funzionari della Petrobras sono accusati di avere deviato dei fondi ai deputati del partito al governo. Bbc, Misna
La polizia brasiliana ha arrestato 18 persone nell’ambito di un’indagine di corruzione che riguarda la compagnia petrolifera di stato Petrobras.
Più di trecento agenti e 50 funzionari fiscali hanno preso parte all’operazione che si è svolta in cinque stati del paese, compresa la capitale Brasilia.
La compagnia è finita sotto indagine dopo che l’ex manager Paulo Roberto Costa, arrestato a marzo, ha raccontato alla polizia che la divisione raffineria gestiva un fondo attraverso il quale distribuiva denaro ai partiti politici, compreso il Partito dei lavoratori al potere. Bbc
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