Il parlamento libico aderisce ai negoziati convocati dalle Nazioni Unite

Le Nazioni Unite avevano annunciato un nuovo giro di colloqui politici tra i partiti in conflitto in Libia. Le forze governative combattono dallo scorso ottobre contro varie milizie islamiche nel tentativo di riprendere il controllo del paese

Riprendono i negoziati delle Nazioni Unite per la pace in Libia

Le Nazioni Unite riprenderanno i colloqui di pace con le parti in conflitto in Libia alla fine della settimana, in Marocco, chiedendo un cessate il fuoco immediato, ha dichiarato il capo della missione dell’Onu in Libia. Il parlamento libico riconosciuto dalla comunità internazionale ha votato ieri per confermare la propria partecipazione ai colloqui.

I governi occidentali sostengono i negoziati come l’unico modo per risolvere il conflitto tra i due governi rivali e le forze armate, scoppiato quattro anni dopo la morte del colonnello Gheddafi nel 2011. Reuters

Il parlamento libico parteciperà ai negoziati chiesti dall’Onu

Il parlamento libico riconosciuto dalla comunità internazionale ha votato oggi per la ripresa della sua partecipazione ai negoziati condotti dalle Nazioni Unite, una settimana dopo la loro sospensione. La riapertura dei negoziati è stata votata dopo una riunione tra i deputati e il capo della missione delle Nazioni Unite in Libia, Bernardino Leon. Afp

La Libia ha deciso di sospendere i negoziati promossi dall’Onu

Il parlamento libico riconosciuto dalla comunità internazionale ha deciso di sospendere la partecipazione ai negoziati sul futuro politico della Libia, promossi dalle Nazioni Unite. I dialoghi tra le parti in conflitto nel paese avevano lo scopo di trovare una soluzione politica alla crisi del paese, nel caos dalla caduta del governo di Muammar Gheddafi, nel 2011.

Il prossimo incontro era previsto per il 26 febbraio in Marocco. Il parlamento ha confermato la decisione su Facebook senza dare ulteriori spiegazioni. Afp

A Ginevra proseguono i negoziati sulla Libia

Le parti in conflitto in Libia hanno acconsentito a incontrarsi la settimana prossima a Ginevra per continuare i negoziati promossi dalle Nazioni Unite per mettere fine alla crisi politica nel paese.

Una delegazione della camera dei rappresentanti e dei partiti vicini al governo del premier Abdullah al Thani, riconosciuto dalla comunità internazionale, ha partecipato a un primo turno di colloqui questa settimana. L’inviato speciale dell’Onu in Libia, Bernardino León, si è augurato che la settimana prossima partecipi anche la fazione Alba libica, che l’estate scorsa ha conquistato Tripoli e ha istituito un governo alternativo. I rappresentanti di Alba libica, che finora hanno boicottato i negoziati, voteranno domenica per decidere se partecipare o meno.

I colloqui mirano a creare un governo di unità nazionale, a mettere fine alle ostilità e ad avviare un processo di transizione democratica. Reuters

Fissato a Ginevra il vertice per il dialogo tra i partiti libici

Un vertice per il dialogo tra i partiti libici in conflitto tra loro si terrà domani a Ginevra nella sede delle Nazioni Unite, sotto l’egida della missione delle Nazioni Unite in Libia. L’incontro sarà preceduto da una conferenza stampa del direttore della missione, Bernardino Leon.

Una prima riunione a settembre non aveva portato a nessun risultato. Il secondo incontro, convocato per il 5 gennaio, era stato rinviato il giorno stesso. Afp

Le Nazioni Unite rilanciano i colloqui in Libia a dicembre

La missione delle Nazioni Unite in Libia convocherà un nuovo giro di colloqui tra i partiti locali in conflitto tra loro per provare ad arrivare a una soluzione degli scontri che minacciano anche la produzione petrolifera del paese.

La Libia ha due governi e due parlamenti che aspirano al potere del paese, da quando il gruppo Alba libica ha fissato a Tripoli la sua sede governativa, ad agosto, dopo una battaglia con i gruppi rivali.

Il primo ministro libico riconosciuto dalla comunità internazionale è Abdullah al Thinni ed è costretto a lavorare a Tobruk, nell’est del paese.

Le Nazioni Unite hanno detto che “convocheranno un nuovo giro di colloqui politici” per il 9 dicembre, senza precisare dove si terranno gli incontri né chi saranno i partecipanti. Reuters

Non è stata rispettata la tregua a Bengasi

La tregua umanitaria di dodici ore annunciata a Bengasi per il 19 novembre è stata violata subito. La notizia è stata diffusa dal quotidiano locale Libya Herald secondo il quale non si sono mai fermati gli attacchi da parte della milizia islamica Ansar al Sharia.

La tregua era stata proposta dalle Nazioni Unite per permettere il soccorso dei feriti e il recupero dei cadaveri delle zone colpite dai conflitti che vanno avanti da mesi, tra le forze guidate dall’ex generale Khalifa Haftar e i miliziani jihadisti. Misna, Libya Herald

Raggiunta una tregua umanitaria a Bengasi

Le Nazioni Unite hanno annunciato che a Bengasi, in Libia, è stato raggiunto l’accordo per una tregua umanitaria.

Il cessate il fuoco è iniziato questa mattina, dovrebbe durare dodici ore e c’è la possibilità che sia esteso dalle parti che lo hanno stabilito.

La tregua permetterà di evacuare le aree colpite dagli scontri e recuperare i corpi delle persone morte durante i combattimenti.

Gli scontri a Bengasi sono aumentati da ottobre, da quando è cominciata l’operazione guidata dall’ex generale dell’esercito Khalifa Haftar contro i miliziani jihadisti. Ap

Scontri per le strade di Bengasi

Combattimenti a Bengasi, in Libia, tra l’esercito e i miliziani islamisti. Leggi

Chiuso il porto di Bengasi

La Libia ha chiuso il porto commerciale di Bengasi a causa di scontri avvenuti in quella zona tra l’esercito e i miliziani.

“Tutti i movimenti delle navi e lo scarico delle merci d’importazione sono stati sospesi”, ha detto un funzionario del porto. Il porto di Bengasi è il principale ingresso per il grano, il carburante e altre importazioni per l’area orientale della Libia. Reuters

Colpita una nave nel porto di Bengasi

Una nave della marina libica è stata colpita nel porto di Bengasi da razzi provenienti dalla città, durante i violenti scontri tra le forze dell’esercito e i jihadisti di Ansar al Sharia.

La nave è stata danneggiata in modo grave e tredici persone dell’equipaggio sono rimaste ferite. Era arrivata per sostenere le forze filogovernative. Ansa, Reuters

Sono stati arrestati miliziani a Bengasi

L’esercito e le forze che sostengono il governo libico stanno compiendo perquisizioni e arresti a Bengasi nei confronti di miliziani e jihadisti. La notizia è stata diffusa dai mezzi d’informazione locali.

Il 29 ottobre un portavoce dell’esercito, Mohammed Hegazi, ha annunciato la conquista del centro della città dopo settimane di scontri.

Secondo i media libici gli uomini del gruppo “17 febbraio” e di Ansar al Sharia stanno fuggendo da Bengasi verso l’ovest della Libia. Ansa

Combattimenti tra esercito e milizie islamiche a Bengasi

Almeno dieci persone sono state uccise durante gli scontri tra l’esercito e le milizie islamiche a Bengasi, nell’est della Libia. Razzi e colpi di artiglieria hanno investito i quartieri residenziali della città.

Sono almeno 180 le vittime da metà ottobre, quando le forze governative hanno lanciato un’offensiva contro le milizie nella seconda città più importante della Libia.

Il 21 ottobre l’esercito, sostenuto dalle forze dell’ex generale Khalifa Haftar e da giovani armati, ha cacciato gli islamisti dall’aeroporto. Ma non è riuscito a mantenere il controllo della città.

Bengasi, sede di diverse compagnie petrolifere, è al centro degli scontri da maggio, quando Haftar ha dichiarato guerra agli islamisti. Reuters

L’esercito libico conquista l’aeroporto di Bengasi

L’esercito libico è riuscito a fermare un’offensiva dei militanti islamici e a riprendere il controllo dell’aeroporto e della zona residenziale di Bengasi, nell’est del paese.

I combattimenti sono durati più di cinque giorni e almeno 70 persone sono rimate uccise. L’esercito regolare è stato appoggiato dalle forze fedeli all’ex dittatore Muammar Gheddafi.

Gli scontri tra le due fazioni continuano in altre parti della città.

Reuters

Le forze governative cercano di avvicinarsi a Tripoli

Le forze governative libiche si sono scontrate con le milizie islamiche nel tentativo di avvicinarsi a Tripoli, nelle mani degli estremisti da fine agosto.

I combattimenti hanno avuto luogo intorno alla città di Kekla, 120 chilometri a sudovest della capitale, controllata dalle milizie di Fajr Libya.

L’11 ottobre le milizie della città di Zintan, schierate con il governo, hanno lanciato un’offensiva contro il gruppo rivale di Fajr Libya. Da allora, secondo il sindaco di Kekla, negli scontri sono morte più di cento persone.

Il governo libico, in esilio nella città orientale di Tobruk, ha fatto appello alla disobbedienza civile a Tripoli. Afp

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