Ananta Bijoy Das è stato ucciso a Sylhet. Il 30 marzo Washiqur Rahman è stato pugnalato a morte a Dhaka e il 27 febbraio Avijit Roy è stato ucciso a colpi di macete. Erano tutti schierati contro il fondamentalismo religioso. Il governo ha dichiarato fuori legge il gruppo estremista di matrice islamica Ansarullah bangla team accusato dei tre omicidi
Il governo bangladese ha dichiarato fuori legge il gruppo estremista di matrice islamica Ansarullah bangla team (Abt) accusato dell’omicidio di tre blogger atei Avijit Roy, Ananta Bijoy Das, Washiqur Rahman, uccisi in circostanze simili tra febbraio e maggio del 2015. Lo ha reso noto il ministro dell’interno del Bangladesh, Asaduzzaman Khan Kamal.
Gli omicidi avevano scatenato proteste in tutto il paese da parte di attivisti per i diritti umani che hanno accusato le autorità di non riuscire a difendere giornalisti e blogger atei dal fanatismo religioso. Solo qualche giorno fa, il 22 maggio, quasi duecento intellettuali, tra cui Salman Rushdie, Margaret Atwood, Amitav Ghosh, Karl Ove Knausgaard, avevano scritto una lettera pubblicata sul sito del Pen international, rivolta al primo ministro bangladese Sheikh Hasina Wajed, per condannare i tre omicidi e per chiedere di impedire episodi simili in futuro.
Le minacce di morte ai blogger laici sono in aumento in Bangladesh. In passato gli islamisti radicali avevano chiesto l’approvazione di una legge sulla blasfemia per impedire l’attività dei blogger, considerata offensiva, perché critica verso la religione islamica. In Bangladesh i musulmani sono il 90 per cento dei 160 milioni di abitanti, ma il paese non ha una confessione di stato.
L’uccisione del blogger Ananta Bijoy Das in Bangladesh ha scatenato una serie di reazioni su internet. Il noto blogger Imran H Sarker ha denunciato l’impunità vigente nel paese e ha lanciato su Twitter l’hashtag #wordscannotbekilled. Alcuni account apparentemente legati a un gruppo militante hanno pubblicato dei messaggi che rivendicano l’omicidio e festeggiano la morte del blogger. Ananta Bijoy Das, 33 anni, lavorava in banca e come blogger si occupava di questioni legale alla laicità.
Ananta Bijoy Das è il terzo blogger a essere ucciso in Bangladesh dall’inizio dell’anno. Il 30 marzo Washiqur Rahman è stato pugnalato a morte in pieno giorno in una zona industriale di Dhaka. I suoi assassini sono stati identificati come studenti dei scuole coraniche, mossi da “moventi ideologici” per le opinioni contro il fondamentalismo islamico espresse da Rahman sul suo blog. Il 27 febbraio sempre a Dhaka è stato aggredito e ucciso a colpi di machete Avijit Roy, un blogger e scrittore statunitense di origine bangladese. Nell’attacco è stata ferita anche la moglie. Roy aveva fondato Mukto-Mona, o Mente libera, un sito che pubblica articoli sulla laicità e contro gli estremismi religiosi, dove scriveva anche Ananta Bijoy Das. Nessun colpevole è stato punito per questi attacchi.
Secondo la polizia, ci sono delle similitudini nel modo in cui i tre blogger sono stati uccisi. Tutti e tre sono stati colpiti a morte con armi affilate in pieno giorno in strade affollate. I gruppi per la difesa dei diritti umani denunciano la crescente intolleranza del paese, sempre più spaccato tra forze laiche e fondamentaliste. Qualche anno fa, gruppi fondamentalisti islamici avevano chiesto una legge sulla blasfemia per fermare i blogger ritenuti contrari all’islam.
Un blogger, Ananta Bijoy Das, è stato ucciso da un gruppo armato a Sylhet, nel nordest del Bagladesh. Si tratta del terzo blogger ucciso in circostanze simili dall’inizio del 2015. Ananta Bijoy Das era ateo e scriveva su un sito, Mukto-Mona, fondato da un altro blogger Avijit Roy, ucciso anche lui a febbraio a Dhaka. Afp
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