È un regista pachistano.
Come per molti dei bambini protagonisti del film, anche per me, cresciuto nel Pakistan religioso e conservatore, era obbligatorio leggere il Corano. Come loro, potevo riconoscere la scrittura e pronunciare le parole, ma non avevo assolutamente idea di cosa stavo leggendo. Quello che sapevo dell’islam era filtrato da maestri e predicatori, e trovavo i loro insegnamenti limitati e superficiali. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati