Gui Minhai, editore di Hong Kong e cittadino svedese, è in carcere in Cina dal 2015, ma Stoccolma non fa nulla per lui. Un esempio della debolezza dei paesi democratici nei rapporti con Pechino Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati