È professoressa associata di nuovi media e cultura digitale presso l’università di Amsterdam. È la responsabile del progetto Datactive, finanziato dal Consiglio europeo della ricerca, che si occupa delle ricadute di dati, tecnologia e intelligenza artificiale sulla democrazia e la partecipazione politica.
Tutte le forme di gestione dei dati delle popolazioni sono problematiche. Ma la pandemia di covid-19 impone di riconsiderare il rapporto tra raccolta dei dati e persone invisibili. Leggi
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