Bujumbura

Centinaia di studenti burundesi si rifugiano nell’ambasciata degli Stati Uniti

Gli studenti si sono rifugiati nell’ambasciata statunitense a Bujumbura, dopo che la polizia ha sgomberato il loro accampamento di protesta. Il campo è stato allestito fuori dai cancelli della sede diplomatica, in seguito alla decisione delle autorità di chiudere i campus universitari. Leggi

A Bujumbura in Burundi i funerali del leader dell’opposizione

Migliaia di persone hanno partecipato a Bujumbura, la capitale del Burundi, al funerale di un leader dell’opposizione ucciso in una sparatoria nella serata del 23 maggio. Le spoglie di Zedi Feruzi, leader del piccolo partito Unione per la pace e la democrazia, sono state portate a spalla da giovani che intonavano canti patriottici, per le vie della città fino a un cimitero musulmano. Feruzi e una delle sue guardie del corpo sono stati uccisi in un agguato.

Il politico e la sua scorta sono stati raggiunti dai colpi di arma da fuoco sparati da uomini a bordo di un’auto in corsa. Nelle ultime quattro settimane il Burundi è stato sconvolto dalle proteste di piazza seguite all’annuncio da parte del presidente uscente Pierre Nkurunziza di volersi candidare per un terzo mandato presidenziale - giudicato incostituzionale dalle opposizioni - alle elezioni del 26 giugno. Le manifestazioni hanno dato luogo a un colpo di stato dei militari, poi fallito.

Centinaia di studenti si rifugiano nell’ambasciata statunitense a Bujumbura

In Burundi centinaia di studenti si sono rifugiati nei pressi dell’ambasciata degli Stati Uniti a Bujumbura, la capitale, a causa delle tensioni che stanno attraversando il paese dopo l’annuncio della ricandidatura dell’attuale presidente Pierre Nkurunziza per un terzo mandato alle elezioni di giugno. L’opposizione accusa Nkurunziza di violare la costituzione e le condizioni previste dal trattato di pace che ha messo fine alla guerra civile nel 2005.

Il 30 aprile il governo ha ordinato la chiusura dell’università adducendo ragioni di sicurezza, per questo gli studenti hanno cercato rifugio nell’ambasciata degli Stati Uniti. Secondo gli universitari, la decisione del governo di chiudere le scuole ha l’obiettivo di costringerli a tornare nelle proprie città di origine, per evitare che partecipino a nuove manifestazioni contro la candidatura a un terzo mandato del presidente. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la situazione nel paese e timori che le tensioni tra i diversi gruppi etnici possano riaccendersi.

La cronologia della crisi in Burundi

Sono riprese per il terzo giorno di seguito le proteste in Burundi contro la candidatura per un terzo mandato del presidente Pierre Nkurunziza. Nelle strade della capitale Bujumbura sono stati schierati esercito e polizia. La storia e i conflitti degli ultimi decenni per capire la situazione di oggi. Leggi

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