Un tribunale del Regno Unito ha stabilito che dal 2007 fino al dicembre del 2014 i servizi segreti britannici Gchq (Government communications headquarter) hanno usato illegalmente le informazioni raccolte attraverso il programma di sorveglianza globale attuato dagli Stati Uniti, anche controllando il traffico internet.
Secondo l’Investigatory powers tribunal, l’accesso del Gchq alle intercettazioni raccolte dall’agenzia per la sicurezza statunitense Nsa rappresenta una violazione dei diritti umani. Il verdetto ha fatto riferimento alla mancanza di trasparenza. È la prima volta che il tribunale, nei suoi quindici anni di storia, si esprime contro l’agenzia di intelligence. Bbc, Guardian
I servizi di sicurezza britannici hanno intercettato regolarmente le conversazioni riservate tra avvocati e clienti in diversi casi rilevanti per la sicurezza nazionale.
Lo rivelano alcuni documenti di tre agenzie governative del Regno Unito (Mi5, Mi6 e Gchq), dei quali è entrato in possesso il Guardian.
Secondo alcuni attivisti per la difesa della privacy, il governo ha usato le informazioni ottenute per difendersi nei casi giudiziari in cui sono state coinvolte le sue agenzie. The Guardian
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