Il cantante Gino Paoli si è dimesso dalla presidenza della Società italiana degli autori ed editori (Siae), incarico che ricopriva dal maggio del 2013. La decisione è stata presa dopo essere stato indagato per evasione fiscale. La lettera di dimissioni è stata presentata al consiglio di gestione della Siae, a Milano.
“Sono certo dei miei comportamenti e di non aver commesso reati. Con il rispetto assoluto di chi sta doverosamente svolgendo il suo lavoro di indagine, intendo difendere la mia dignità di persona per bene”, ha scritto Gino Paoli nella lettera di dimissioni. Corriere della Sera
Il cantante Gino Paoli si è autosospeso dalla presidenza della Società italiana degli autori ed editori (Siae), dopo essere stato indagato per evasione fiscale. Attraverso il suo legale, Gino Paoli ha detto di essere dispiaciuto e di avere intenzione di dimettersi. Il cantante è accusato di avere portato in Svizzera due milioni di euro. “Chiariremo tutto. L’accusa è infondata”, ha detto il legale, Andrea Vernazza.
Gino Paoli, 80 anni, sarà interrogato il 2 marzo dal procuratore aggiunto Nicola Piacente, che coordina le indagini della guardia di finanza. Corriere della Sera
La procura di Genova ha indagato il cantante Gino Paoli per evasione fiscale. La guardia di finanza ha perquisito la sua abitazione alla ricerca di prove su un presunto trasferimento illecito in Svizzera di due milioni di euro.
L’indagine è nata da una branca dell’inchiesta sulla banca Carige. Le prove contro Gino Paoli, 80 anni, attuale presidente della Siae, sarebbero contenute in alcune telefonate con il suo commercialista intercettate dalle forze dell’ordine. Il commercialista, Andrea Vallebuona, è stato in seguito arrestato insieme all’ex presidente di Carige Giovanni Berneschi, nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolta la cassa di risparmio di Genova. Corriere della Sera
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati