In piedi sulla collina, Samir guarda il sole scendere sulle baracche. È in città da mesi ormai, ha fatto in tempo a vivere le occupazioni in centro e gli sgomberi a fine marzo, ha visto spuntare le prime tende ad aprile e ha osservato il loro moltiplicarsi fino a quando questo posto non è finito sui giornali di tutta Europa: lo chiamano jungle, la giungla di Calais. Leggi
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