Negli ultimi dieci giorni ho incontrato tre volte il direttore dell’orchestra sinfonica nazionale Karim Wasfi con il suo violoncello in spalla. La prima Wasfi, vestito con un completo nero e seduto su una sedia rotta, si stava esibendo in mezzo a quel che rimaneva dei negozi del quartiere di Karrada, che era stato colpito da un attentato. Leggi
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