La buona scuola

Cosa ha detto Renzi a Porta a porta

La discussione sulla riforma della scuola è in stallo. La commissione istruzione del senato ha sospeso i lavori come conseguenza alle dichiarazioni di Matteo Renzi a Porta a porta. Ecco cosa ha detto il premier su scuola, Ignazio Marino e migranti. Leggi

La cattiva lingua della buona scuola

Domenico Starnone su Internazionale ha rilevato il lirismo che, anteponendo l’aggettivo al sostantivo, accompagna la stessa designazione del progetto governativo La buona scuola, ora approvato alla camera. Leggi

Una nuova giornata di sciopero della scuola

Oggi il personale della scuola (docenti, dirigenti e personale amministrativo) parteciperà a un nuovo sciopero convocato dai Cobas scuola. Si tratta della terza giornata di un unico sciopero nazionale che è cominciato il 5 e 6 maggio contro la riforma scolastica proposta dal governo, la cosiddetta Buona scuola. Il 12 maggio si protesta in particolare contro l’inefficacia delle prove Invalsi che si terranno oggi. A partire dalle 15 a palazzo Chigi il governo incontrerà i sindacati della scuola e anche i leader di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Per l’esecutivo, oltre alla ministra Stefania Giannini saranno presenti i ministri Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Graziano Delrio e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti. Negli incontri si discuterà della riforma La buona scuola.

I tre silenzi del governo che fanno male alla scuola

Matteo Renzi pareva deciso a innovare prendendo in mano lui stesso il gran groviglio educativo e l’intento era e resta in sé positivo. Il risultato per ora è molto insoddisfacente. Nei testi di ispirazione renziana ci sono tre peccati di omissione. Se non saranno corretti, devono metterci in allarme fin d’ora per le future politiche scolastiche governative e, ciò che più conta, per le sorti della nostra scuola. Leggi

Perché si sciopera nelle scuole il 5 maggio

Tutti i sindacati del settore scolastico – cioè docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) – hanno proclamato uno sciopero generale per protestare contro il disegno di legge conosciuto come la Buona scuola, la riforma scolastica ora in discussione alla camera dei deputati. In particolare sono contestati tre punti previsti dal ddl.

Insegnanti precari La stabilizzazione dei precari promessa dal governo non è ritenuta sufficiente. Coinvolgerà meno precari di quanto annunciato: a settembre i neoassunti potrebbero essere centomila e non i 148mila annunciati. Inoltre, se anche si riuscisse a far passare la riforma, mancherebbero i tempi tecnici per indire il concorso e assumere i docenti per il prossimo anno scolastico.

Dirigenti scolastici Secondo i sindacati, il potere dato ai dirigenti scolastici è eccessivo: nel ddl presentato dal governo hanno la possibilità di selezionare gli insegnanti da assumere nella propria scuola, possono decidere dei premi per i docenti. Anche sul piano dell’offerta formativa, viene diminuito il ruolo del collegio dei docenti.

Rinnovo dei contratti Gli stipendi non vengono aggiornati dal 2008.

Ecco i percorsi delle principali manifestazioni e le piazze dove si terranno i comizi finali:

La grande riforma della scuola si è ristretta

Tutto il potere ai presidi. Ma il preside non c’è. Mentre il parlamento è impegnato a votare a rotta di collo sulla buona scuola, e i sindacati uniti preparano nelle piazze uno sciopero storico, nelle scuole della repubblica si vive un paradosso. Leggi

Un maestro deve saper ascoltare

Mentre parlo con Franco Lorenzoni, nella sua casa-laboratorio in Umbria, lui è sempre in movimento. Prepara un tè, mangia una fetta biscottata, ritaglia, incolla. A un certo punto si mette a costruire delle “lenti” per guardare l’eclissi solare, con scatole di cartone e vetrini da saldatore: taglierino alla mano, nastro isolante e via. Leggi

L’eguaglianza possibile

La notizia è presto detta: in alcuni paesi del mondo le ragazze sono brave in matematica come i maschi. In più, nei test Pisa, hanno punteggi superiori a quelli dei maschi degli altri paesi del mondo. Leggi

La scuola è più o meno buona

Nel più bel film italiano sulla scuola, Bianca di Nanni Moretti, all’inizio c’è una scena in cui il protagonista Michele Apicella si rivolge a Bianca, dicendole: “Io lo so che tipo è lei: ha il suo macellaio di fiducia, che le tiene i pezzi migliori…”. “Perché, c’è qualcosa di male?”. “E certo che c’è, se ci vado io, poi mi prendo i pezzi peggiori!…”. Leggi

Cosa prevede la riforma della scuola

Il consiglio dei ministri riunito a Chigi alle 17.30 ha dato il via libera alla proposta di riforma scolastica La buona scuola, presentata dal presidente del consiglio per la prima volta nel settembre del 2014. Il premier ha deciso di non ricorrere a un decreto, ma di presentare un disegno di legge, che arriverà in parlamento la prossima settimana. Sembra tramontata, quindi, l’ipotesi di un decreto per l’assunzione di oltre centomila docenti precari, come era stato annunciato. Ecco cosa prevede la riforma:

Lo stato non insegna niente ai suoi insegnanti

Come si diventa insegnanti? Serve un’abilitazione, e questa abilitazione è stato possibile ottenerla, in passato, in modi diversi. Due anni fa, per provare a ridurre il numero dei precari impiegati nella scuola, il ministero dell’istruzione ha aperto un Percorso abilitante speciale (Pas) per coloro che avevano già insegnato per tre anni anche non consecutivi nell’arco di tempo compreso tra il 1999 e il 2013. A questo Pas si accedeva senza concorso. Leggi

Il docente dimezzato

Singolare situazione, quella in cui sembra trovarsi da un po’ di tempo la scuola pubblica italiana: rendere pensabili, proponibili alla pubblica opinione e perfino attuabili le idee di riforma più strampalate e aberranti. Ciò che in qualsiasi altro ambito professionale susciterebbe l’ilarità generale e lo scherno degli addetti ai lavori, quando si parla di scuola viene preso per buono. Leggi

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