Dopo il naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, il governo italiano aveva avviato l’operazione umanitaria Mare nostrum, terminata il 31 ottobre 2014 e sostituita dall’operazione europea Triton.
Di recente due collettivi situazionisti hanno inscenato delle proteste simboliche sul tema dell’immigrazione. La prima si chiama Zentrum für Politische Schönheit, il Centro per la bellezza politica. Ha sede a Berlino e si definisce una “squadra di assalto che esplora la bellezza morale e la grandezza umana nel campo della politica” nel segno di un “umanesimo aggressivo”. Leggi
Triton lascerà i barconi al loro destino, i profughi annegheranno e l’Unione europea, che considera l’arrivo di uomini, donne e bambini un problema insormontabile, continua a girarsi dall’altra parte. Leggi
Cade nel vuoto l’appello lanciato in extremis dalle maggiori associazioni che in Italia lavorano al fianco dei migranti: l’operazione Mare nostrum chiude i battenti. Leggi
Il ministro dell’interno Angelino Alfano ha annunciato la fine della missione Mare nostrum. Al suo posto comincerà una missione di Frontex: Triton.
Ansa
Il processo decisionale dell’Unione europea dà un nuovo significato all’aggettivo “incoerente”, e il governo britannico ultimamente ha la modalità “antipatia” sempre inserita, ma stavolta hanno entrambi superato se stessi. L’argomento in questione è l’operazione Mare nostrum della marina militare italiana, che da quando è stata lanciata un anno fa ha salvato 150mila migranti da imbarcazioni di fortuna nel canale di Sicilia. Leggi
Il passaggio da Mare nostrum a Frontex plus significa che i migranti del canale di Sicilia saranno di nuovo lasciati a se stessi. Leggi
Il governo italiano ha ragione a esigere che l’Unione europea condivida il peso dell’accoglienza dei rifugiati. Leggi
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