Dopo la manifestazione organizzata a Dallas il 7 luglio e durante la quale un ex soldato nero ha ucciso cinque agenti bianchi, negli Stati Uniti continua l’ondata di proteste contro le violenze della polizia sulle minoranze etniche.
Nella sera dell’8 luglio, migliaia di persone hanno sfilato nel centro di New York, Atlanta, Philadelphia, San Francisco e Phoenix per condannare gli omicidi di Alton Sterling, di 37 anni, e di Philando Castiglia, 32 anni, che nei giorni scorsi sono stati uccisi da poliziotti a Baton Rouge, in Louisiana, e vicino a St Paul, in Minnesota.
Il movimento contro l’eccesso di violenza delle forze dell’ordine è esploso due anni fa, dopo l’omicidio di Michael Brown, un adolescente nero disarmato, ucciso da un poliziotto bianco a Ferguson, in Missouri.
Black lives matter, l’organizzazione nata dopo quell’episodio, ha comunque preso le distanze dall’omicidio dei cinque poliziotti a Dallas.
La scorsa notte la polizia si è scontrata di nuovo con i manifestanti, a Ferguson, in Missouri.
Circa duecento persone si sono radunate, per la quarta notte consecutiva, per ricordare la morte di Michael Brown, il nero di diciotto anni ucciso un anno fa da un poliziotto bianco. Sono state lanciate pietre e bottiglie di plastica contro le forze dell’ordine. E la polizia ha arrestato una decina di manifestanti.
Ieri le autorità hanno dichiarato lo stato d’emergenza nella contea di St. Louis.
La polizia di Ferguson la scorsa notte ha sparato a una persona che aveva aperto il fuoco contro alcuni agenti in borghese durante la manifestazioni per l’anniversario della morte di Michael Brown. Leggi
Un anno fa Michael Brown, un ragazzo nero di 18 anni, è stato ucciso da un poliziotto bianco di Ferguson, in Missouri. Il ragazzo era disarmato. L’agente Darren Wilson, accusato dell’omicidio, non è stato incriminato per il caso.
Il 9 agosto 2015, durante il corteo per il primo anniversario della morte di Brown, ci sono stati scontri tra i manifestanti e la polizia, con insulti e lancio di oggetti verso le forze dell’ordine. Verso le 23.15 (ora locale) un uomo ha aperto il fuoco contro alcuni agenti che hanno risposto. Il presunto aggressore è stato colpito e è ora in gravi condizioni.
Il 9 agosto del 2014, un anno fa, è stato ucciso a Ferguson, in Missouri, Michael Brown, un ragazzo nero di 18 anni. Brown era disarmato e, secondo alcuni testimoni, aveva le mani alzate quando un poliziotto gli ha sparato. Lucas Jackson ha fotografato le munizioni usate dalla polizia raccolte per le strade di Ferguson durante le proteste andate avanti per giorni nell’agosto del 2014. Leggi
A Ferguson, in Missouri, sono stati dimessi dall’ospedale i due poliziotti feriti in una sparatoria avvenuta all’esterno del commissariato della città durante alcune proteste. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto che non ci sono scusanti per quello che ha definito “un atto criminale”. I due poliziotti sono stati feriti da colpi di arma da fuoco e i responsabili non sono stati ancora individuati. Qualche centinaio di persone protestavano il 12 marzo per chiedere le dimissioni del capo della polizia di Ferguson, dopo che un rapporto del dipartimento di giustizia ha denunciato gli abusi sistematici della polizia di Ferguson contro la popolazione nera della città. The New York Times
Due poliziotti sono stati feriti da colpi di arma da fuoco durante una manifestazione fuori del commissariato della polizia di Ferguson, in Missouri.
Decine di persone stavano protestando dopo la notizia delle dimissioni del capo della polizia Thomas Jackson. I residenti di Ferguson avevano chiesto le dimissioni di Jackson dalla morte di Michael Brown, il ragazzo nero disarmato ucciso dall’agente Darren Wilson il 9 agosto 2014.
Secondo alcune testimonianze gli spari non sono arrivati dai manifestanti, ma da una strada vicino al commissariato. Non ci sono ancora notizie sulle condizioni di salute dei due agenti. Reuters
Il ministero della giustizia statunitense ha pubblicato un rapporto sulla polizia di Ferguson, in Missouri, dopo che il 12 agosto del 2014 un ragazzo, Michael Brown, è stato ucciso da un agente. Secondo il rapporto la polizia della città usa metodi violenti e illegali, in particolare verso la popolazione nera. Ecco cosa dice il rapporto in cinque punti.
The New York Times, The Washington Post
Il ministero della giustizia archivia l’inchiesta contro l’agente Darren Wilson, accusato della morte di Michael Brown, il ragazzo nero ucciso il 9 agosto 2014 a Ferguson, in Missouri. Per il ministero della giustizia non ci sarebbero elementi per procedere che dimostrino che l’agente non abbia agito per legittima difesa. Il caso aveva provocato proteste in tutti gli Stati Uniti che denunciavano le violenze della polizia contro i neri. Ap
Migliaia di manifestanti si sono riuniti a Washington per protestare contro le violenze della polizia contro i neri e per chiedere nuove leggi che tutelino le minoranze.
Alla manifestazione, guidata da alcune organizzazioni per i diritti civili, partecipano anche le famiglie di Michael Brown, Eric Garner, Tamir Rice, Trayvon Martin e Akai Gurley, neri vittime delle violenze della polizia. Ap
La diretta di Nbc News:
I genitori di Michael Brown in un’intervista alla Pbs hanno commentato la decisione del grand jury di non incriminare Darren Wilson, il poliziotto che ha ucciso il giovane afroamericano.
I genitori di Brown hanno anche contestato la versione delle forze dell’ordine, sostenendo ancora una volta che il ragazzo non ha aggredito Wilson e che quando è stato colpito dai proiettili si stava allontanando.
“Mio figlio stava scappando, come ha già detto suo padre. Avevamo già parlato di come comportarsi con la polizia, se fosse stato fermato. Sapeva che doveva obbedire, in pratica. Se ti chiedono di fare qualcosa devi farlo. Penso che quello che l’agente Wilson ha chiesto a mio figlio sia stato di fermarsi e penso che lui l’abbia fatto. Si è fermato, si è girato per inginocchiarsi come gli aveva chiesto l’agente”, ha detto la madre di Brown, Lesley McSpadden.
Nella notte tra il 24 e il 25 novembre sono scoppiate violente rivolte a Ferguson, in Missouri, dopo la decisione del grand jury di non processare Darren Wilson, il poliziotto che ha ucciso il giovane afroamericano Michael Brown il 9 agosto 2014. Il reportage del New York Times sugli scontri di quella notte. Leggi
La polizia nella notte si è scontrata di nuovo con i manifestanti, che protestano contro la decisione del grand jury di non processare Darren Wilson, il poliziotto che ha sparato a Michael Brown.
Gli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni contro la folla, nel tentativo di disperderla. C’è stato anche qualche altro arresto, ma non si hanno ancora cifre precise sul numero dei fermati.
Secondo la polizia i manifestanti hanno lanciato pietre e bottiglie di urina contro gli agenti. Ci sono stati inoltre altri saccheggi ai negozi della città. The Guardian
Oltre a Michael Brown e Tamir Rice, altri casi di afroamericani uccisi o aggrediti dalla polizia hanno causato rabbia e proteste negli Stati Uniti. Leggi
Nella notte migliaia di persone sono scese in piazza a Ferguson ma anche a Los Angeles, Chicago, Detroit, Atlanta, New York e altre città. Leggi
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha commentato in una conferenza stampa la decisione di non incriminare l’agente Darren Wilson.
The Washington Post
La vignetta di Clay Bennett sul caso di Michael Brown, apparsa sul Chattanooga Times Free Press.
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