Se non fossi così timida mi sarei alzata dal tavolino, avrei attraversato la veranda dell’hotel Voramar di Benicassim, in Spagna, e sarei andata dal musicista spagnolo Paco Ibáñez a dirgli che, quand’ero adolescente, associavo la sua chitarra e la sua voce a un’immaginaria comunità di ribelli decisi a cambiare il mondo. Leggi
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