Sergio Cofferati sbatte la porta. Dopo la sua sconfitta alle primarie della Liguria se ne va dal Partito democratico. Secondo i suoi avversari perché “non sa perdere”, a sentire lui stesso perché il Pd avrebbe smarrito la sua identità e snaturato lo strumento delle primarie. Leggi
In una conferenza stampa Sergio Cofferati ha annunciato che lascerà il Partito democratico (Pd) dopo la sua sconfitta alle primarie in Liguria. Cofferati, che è stato segretario della Cgil e sindaco di Bologna, è europarlamentare del Pd dal 2009.
Nelle primarie per scegliere il candidato governatore della Liguria, Cofferati è arrivato secondo dopo Raffaella Paita che ha preso il 52 per cento dei voti. Cofferati aveva denunciato irregolarità durante le operazioni di voto l’11 gennaio. Il 16 gennaio il collegio dei garanti del Partito democratico in Liguria ha deciso di annullare i risultati elettorali in tredici seggi a causa di alcune irregolarità. In una conferenza stampa a Genova l’ex segretario della Cgil ha detto: “Per rispetto ai cittadini che mi hanno votato, alle mie convinzioni, a un parte importante della mia vita, in un partito che non dice nulla davanti a fatti” come quelli che si sono verificati nelle primarie liguri, “io non posso più restare”. Il Post, Ansa
La renziana Raffaella Paita sarà la candidata del centrosinistra alle regionali di maggio 2015. L’assessora regionale alle infrastrutture ha battuto Sergio Cofferati alle primarie del Partito democratico in Liguria.
Raffaella Paita, nata alla Spezia nel 1974, ha ottenuto 28.916 voti (53,1 per cento), contro i 24.827 di Sergio Cofferati (45,6 per cento) e i 687 di Massimiliano Tovo (1,2 per cento). Sono andate a votare circa 55mila persone.
Sergio Cofferati però non ha riconosciuto il risultato delle primarie, denunciando irregolarità nel voto. Cofferati ha dichiarato: “Chiedo che la commissione di garanzia esamini tutte le segnalazioni, ci sono segnalazioni su cui dovrebbe intervenire la procura, dal voto di scambio alla violazione della privacy”. Il Secolo XIX
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