Si è aperto a Abidjan, in Costa d’Avorio, il processo contro Simone Gbagbo, moglie dell’ex presidente Laurent, accusata di “attentato alla sicurezza dello stato” durante le violenze postelettorali del 2010-2011.
Soprannominata la “dama di ferro”, Simone Gbagbo, 65 anni, è agli arresti domiciliari dall’aprile del 2011 e il primo dicembre è stata trasferita nella capitale Abidjan, dove è detenuta in un’accademia militare.
Suo marito Laurent Gbagbo è in carcere all’Aja da tre anni, in attesa dell’apertura nel luglio 2015 del processo a suo carico per “crimini contro l’umanità”. La Corte penale internazionale ha accusato Simone Gbagbo degli stessi crimini, ma la Costa d’Avorio ha negato la sua estradizione. Afp
Il processo contro Simone Gbagbo, moglie dell’ex presidente della Costa d’Avorio Laurent Gbagbo, e altre 82 persone è stato rinviato a data da destinarsi.
Gli imputati sono accusati di aver messo in pericolo la sicurezza dello stato nel periodo successivo alle elezioni di dicembre 2010, quando il rifiuto di Laurent Gbagbo di riconoscere la vittoria del rivale Alassane Ouattara ha innescato un conflitto che ha causato più di tremila morti.
Simone Gbagbo, 65 anni, soprannominata “la dama di ferro”, è accusata dalla Corte penale internazionale di crimini contro l’umanità commessi durante la crisi postelettorale e dalla giustizia ivoriana di genocidio. Afp
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