Secondo un’inchiesta della Norse, un’azienda statunitense specializzata in sistemi di sicurezza, l’attacco informatico contro la Sony Pictures è stato compiuto da un’impiegata licenziata dall’azienda e non dalla Corea del Nord, come sostenuto all’inizio dall’Fbi.
La Norse, che il 29 dicembre ha comunicato all’Fbi i risultati delle sue ricerche, sostiene che la donna avrebbe agito insieme a un gruppo di hacker ancora non identificati. La Corea del Nord ha sempre negato la sua responsabilità nella vicenda.
Secondo le informazioni raccolte dalla Norse la donna, che si fa chiamare Lena e sostiene di far parte del gruppo Guardians of peace, ha lavorato alla Sony dieci anni prima di lasciarla a maggio. Cbs News, Politico
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha accolto favorevolmente la decisione della Sony Pictures di autorizzare l’uscita del film The interview in un numero limitato di cinema il giorno di Natale. Il film dovrebbe essere proiettato in circa duecento sale, in gran parte indipendenti. Gli hacker hanno promesso nuovi attacchi.
Il presidente aveva definito “un errore” la precedente decisione della Sony di ritirare il film. Secondo il suo portavoce Eric Schultz, Obama ha sottolineato che “siamo un paese che crede nella libertà di parola e nel diritto all’espressione artistica”. Bbc
Alcuni cinema hanno annunciato di aver ricevuto l’autorizzazione per l’uscita nelle sale del film The interview, annullata il 17 dicembre dopo le minacce di attentato terroristico del gruppo hacker che aveva violato migliaia di documenti privati dell’azienda. La decisione di ritirare il film era stata criticata dal presidente Barack Obama durante la sua conferenza stampa di fine anno. Secondo la Cnn il film sarà nei cinema per un periodo di tempo “limitato”.
La Sony ha confermato con un comunicato stampa:
Reuters, Cnn
Secondo alcuni cinema statunitensi la Sony avrebbe autorizzato l’uscita del film The interview prevista per il giorno di Natale e cancellata dopo l’attacco hacker. Ap
Quando vengono rubati dei documenti per via telematica come è successo recentemente alla Sony, si dibatte: è lecito pubblicarli? È giusto? È una notizia? È un pettegolezzo? Leggi
La Sony ha detto di stare esaminando modi alternativi per far uscire il film The interview, dopo aver annullato l’uscita negli Stati Uniti prevista per il 25 dicembre, in seguito all’attacco informatico subito dalla società e alle minacce di attentati ricevute.
La Corea del Nord ha negato il coinvolgimento, ma ieri l’Fbi ha detto di avere prove del coinvolgimento della Corea del Nord. La Sony ha detto di star cercando alternative per far uscire la pellicola con una piattaforma diversa.
Anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è espresso sulla questione dicendo che la Sony non doveva cancellare l’uscita. Bbc
La Sony ha commesso un errore cancellando l’uscita del film The interview, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante l’annuale conferenza di saluto alla stampa. “Risponderemo all’attacco secondo modalità e tempi da stabilirsi”, ha aggiunto. Ap
La Corea del Nord è responsabile dell’attacco informatico che ha colpito la Sony a fine novembre, ha dichiarato l’Fbi in un comunicato: “ci sono abbastanza prove per affermare che il governo nordcoreano è il responsabile di queste azioni, e questo non è un comportamento accettabile da parte di uno stato”.
“Analisi tecniche del malware usato per cancellare i dati della Sony ha rivelato connessioni con una tecnica usata in un altro attacco hacker a opera della Corea del Nord di cui l’Fbi era a conoscenza”, si legge nel comunicato.
L’Fbi ha scoperto inoltre che “diversi indirizzi ip associati a infrastrutture della Corea del Nord comunicavano con indirizzi ip che responsabili dell’uso di malware nell’attacco alla Sony”. Bbc, Reuters
Due ex dipendenti della Sony pictures entertainment hanno fatto causa all’azienda per non aver protetto i dati dei lavoratori.
La causa è stata presentata in un tribunale distrettuale della California. I due ex dipendenti sostengono che la Sony non ha tutelato la sicurezza della sua rete informatica e non è riuscita a fermare l’attacco degli hacker del 24 novembre scorso. Chiedono un risarcimento per i danni subiti, un’assicurazione sui furti d’identità e un servizio con cui monitorare i movimenti delle carte di credito. Reuters
I produttori del nuovo film di James Bond hanno dichiarato che una prima versione della sceneggiatura di Spectre, il nuovo capitolo della serie, fa parte dei documenti rubati nel grande attacco hacker che a fine novembre ha colpito la Sony pictures entertainment. I produttori temono che le persone che hanno rubato il copione possano pubblicarlo e hanno ricordato che è protetto dalle leggi sul diritto d’autore.
La Corea del Nord, inizialmente accusata di aver organizzato l’hackeraggio della Sony pictures entertainment, ha negato il suo coinvolgimento nella vicenda. Ap
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