Nella notte tra il 30 e il 31 ottobre un incendio è scoppiato in un locale del centro di Bucarest, uccidendo 44 ragazzi e ragazze: 27 bruciati vivi o schiacciati nella calca subito dopo l’incidente, gli altri morti in ospedale in seguito alle ustioni riportate. Cinque giorni dopo si è dimesso il primo ministro Victor Ponta con tutto il suo governo. Leggi
Il premier romeno Victor Ponta si è dimesso il 4 novembre all’indomani di una serie di manifestazioni a Bucarest e in altre città del paese, nelle quali decine di migliaia di persone hanno chiesto le dimissioni del governo anche in seguito alla morte di 32 persone in un incendio scoppiato il 30 ottobre in una discoteca della capitale. Leggi
Almeno trentamila persone sono scese in piazza a Bucarest per la seconda notte consecutiva dopo l’annuncio delle dimissioni del premier Victor Ponta. I manifestanti hanno chiesto elezioni anticipate e nuove riforme. Leggi
Nelle file lunghe come trincee, nelle interminabili ore di attesa sotto la pioggia torrenziale, il 16 novembre migliaia di romeni hanno dovuto battersi con tenacia per poter esprimere un diritto fondamentale, dato per scontato in ogni stato democratico. Leggi
Il nuovo presidente romeno Klaus Iohannis, leader del Partito nazional liberale (di centrodestra), ha dichiarato che il suo partito potrebbe cercare di rovesciare il governo socialdemocratico del premier Victor Ponta prima delle elezioni parlamentari previste per il 2016. Per farlo, Iohannis dovrebbe convincere qualche partito a ritirare il suo appoggio alla coalizione di Ponta.
Iohannis ha detto: “Noi, il Partito nazional liberale, vogliamo prendere il potere. Questo succederà nel 2015, o alle elezioni parlamentari del 2016 al massimo. Ora dobbiamo pensare alla finanziaria del 2015. I romeni devono sapere cosa sta succedendo”.
Un mese fa il risultato delle presidenziali romene sembrava già scritto: il primo ministro Victor Ponta vincitore al ballottaggio contro Klaus Iohannis con uno scarto di almeno 5 punti. Il primo turno è andato come previsto. Poi, però, ci sono state le immagini delle code chilometriche di romeni all’estero che non sono riusciti a votare per la mancanza di seggi, le relative polemiche e le dimissioni del ministro degli esteri Titus Corlățean. Leggi
Migliaia di persone hanno partecipato alle manifestazioni contro il governo in Romania in vista del ballottaggio per le presidenziali del 16 novembre.
I manifestanti hanno chiesto elezioni corrette e hanno espresso il loro sostegno ai romeni che vivono all’estero, a cui è stato impedito di votare al primo turno.
Il favorito al ballottaggio è il premier socialdemocratico Victor Ponta, che sarà sfidato dal candidato di centrodestra Klaus Iohannis, sindaco di Sibiu e rappresentante della minoranza tedesca. Reuters
Con il 54 per cento delle schede scrutinate, il premier socialdemocratico Victor Ponta è in vantaggio con il 39,5 per cento dei voti. Al secondo posto il leader del partito conservatore, Klaus Iohannis, con il 30,1 per cento.
I dati arrivano dalla commissione elettorale della Romania. I due candidati andranno al ballottaggio il 16 novembre. Ansa
Il primo ministro socialdemocratico Victor Ponta è arrivato in testa nel primo turno delle elezioni presidenziali in Romania. Secondo gli exit poll ha ottenuto tra il 38,2 e il 41,5 per cento dei voti, contro il 31,2-32,1 per cento del suo avversario di destra, Klaus Iohannis. Il secondo turno è previsto per il 16 novembre. Afp
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati