Secondo uno studio pubblicato il 28 settembre, negli ultimi due anni i ghiacciai della Svizzera hanno perso una quantità di ghiaccio paragonabile a quella del trentennio 1960-1990, a causa delle condizioni meteorologiche estreme aggravate dalla crisi climatica.
Le scarse nevicate in inverno e le ondate di caldo in estate sono costate a queste meraviglie della natura in pericolo il 10 per cento del loro volume tra il 2022 e il 2023, secondo gli esperti dell’Accademia svizzera di scienze naturali.
La loro conclusione è netta: “I ghiacciai svizzeri si stanno sciogliendo sempre più velocemente”.
I ghiacciai hanno perso il 6 per cento del loro volume nel 2022, un anno record, e un ulteriore 4 per cento quest’anno (il secondo peggior calo da quando sono cominciate le rilevazioni).
“È una combinazione di eventi meteorologici estremi e riscaldamento globale ad accelerare lo scioglimento”, ha spiegato all’Afp Matthias Huss, responsabile della rete svizzera per le rilevazioni glaciologiche Glamos.
“Nei prossimi anni la situazione è destinata a peggiorare”, ha sottolineato Huss.
“Considerando l’intensità dei mutamenti climatici in corso, in futuro la Svizzera potrebbe restare senza ghiacciai”, ha affermato lo scienziato. “Solo un intervento deciso per stabilizzare il clima, azzerando le emissioni di gas serra nel più breve tempo possibile, potrebbe permettere di preservare un terzo del ghiaccio che si è formato in Svizzera”.
“In questo scenario più ottimistico i piccoli ghiacciai spariranno e quelli grandi saranno molto più piccoli, ma sulle vette più alte delle Alpi ci sarà ancora del ghiaccio da mostrare ai nostri nipoti”, ha concluso Huss.