Il presidente statunitense Joe Biden ha difeso il 5 ottobre la decisione di ampliare un tratto di muro al confine con il Messico, affermando di non poter bloccare i fondi già stanziati dal suo predecessore Donald Trump.
Quando gli è stato chiesto se pensava che le barriere fossero utili, Biden ha risposto “no”, nonostante il dipartimento della sicurezza interna abbia affermato che c’è “la necessità urgente” di affrontare il problema dell’aumento dei migranti che attraversano la frontiera.
Durante la campagna elettorale delle presidenziali del 2020 Biden aveva promesso che non avrebbe costruito altri muri al confine con il Messico, e il giorno del suo insediamento, nel gennaio 2021, si era impegnato a non stanziare fondi aggiuntivi.
Il nuovo tratto di muro sarà costruito nel settore della valle del Rio Grande, al confine tra il Texas e il Messico, dove nell’ultimo anno sono stati registrati più di 245mila tentativi d’ingresso nel paese.
“Il denaro era stato stanziato specificamente per quel tratto di muro”, ha dichiarato Biden ai giornalisti presenti nello studio ovale della Casa Bianca. “Ho cercato di capire se potevo cambiare le cose, ma non c’era niente da fare. La legge prevede che i fondi siano usati per quello per cui sono stati stanziati”.
“Necessità urgente”
Il segretario alla sicurezza interna Alejandro Mayorkas ha affermato che c’è “la necessità urgente di costruire barriere fisiche in prossimità del confine per prevenire gli ingressi illegali”.
Mayorkas ha dichiarato che i finanziamenti per le “barriere aggiuntive” sono stati stanziati dal congresso nel 2019, quando Trump era ancora in carica.
La Casa Bianca ha dichiarato che è “assolutamente falso” che Biden abbia fatto una retromarcia.
L’ingresso nel paese dei migranti irregolari è diventato un notevole problema politico per Biden, con i repubblicani che lo accusano di non essere in grado di tenere sicuro il confine.
I repubblicani hanno anche fatto sapere che bloccheranno ulteriori aiuti militari all’Ucraina fino a quando Biden non farà qualcosa per la frontiera.
“Quello che sta succedendo dimostra che avevo ragione quando ho costruito 560 miglia di un meraviglioso muro al confine”, ha affermato Trump, candidato alle primarie repubblicane in vista delle presidenziali del 2024, sulla sua piattaforma Truth Social. “Biden dovrà scusarsi con me e con l’America per aver permesso che il nostro paese fosse invaso da quindici milioni di migranti illegali, provenienti da chissà dove”.
Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha invece contestato il progetto statunitense di ampliare il muro al confine tra i due paesi.
“Bisogna affrontare le cause delle migrazioni”, ha dichiarato ai giornalisti poco prima d’incontrare il segretario di stato statunitense Antony Blinken a Città del Messico.
Deroghe a più di venti leggi federali
Il dipartimento per la sicurezza interna ha affermato che costruire il nuovo tratto di muro richiederà deroghe a più di venti leggi federali, tra cui il Clean air act e l’Endangered species act, che puntano rispettivamente a ridurre l’inquinamento e a proteggere le specie in pericolo.
Laiken Jordahl, ambientalista del Center for biological diversity, ha contestato la decisione dell’amministrazione Biden.
“È triste vedere il presidente Biden scendere così in basso, arrivando a sospendere leggi fondamentali per l’ambiente per costruire muri al confine assolutamente inefficaci”, ha dichiarato Jordahl.
Blinken, Mayorkas e il procuratore generale Merrick Garland hanno partecipato il 5 ottobre a dei colloqui a Città del Messico sulla questione dei migranti.
Negli ultimi mesi è aumentato il numero delle persone – per lo più provenienti dall’America Centrale e dal Venezuela – che cercano di attraversare la frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti.