Il “potenzialmente catastrofico” uragano Otis ha toccato terra la sera del 24 ottobre vicino ad Acapulco, una località turistica sulla costa sudoccidentale del Messico, ha affermato il 25 ottobre il National hurricane center statunitense (Nhc).
“Le immagini satellitari indicano che Otis ha toccato terra vicino ad Acapulco, con venti fino a 270 chilometri all’ora”, ha affermato l’Nhc.
Secondo l’Nhc l’uragano, che è di categoria cinque sulla scala Saffir-Simpson (la più alta), dovrebbe indebolirsi “rapidamente” dopo aver toccato terra.
“Mettetevi al riparo”, ha avvertito il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador sul social network X. “Tenetevi alla larga da fiumi, torrenti e burroni, e fate attenzione”.
Dodici ore prima di toccare terra l’uragano era ancora una semplice tempesta tropicale nell’oceano Pacifico orientale.
Il governo ha messo a disposizione delle persone in difficoltà anche gli hotel di Acapulco, che sono pieni solo al 50 per cento.
Il 9 ottobre 1997 più di duecento persone morirono ad Acapulco nel passaggio dell’uragano Paulina, di categoria quattro. L’uragano rimane ancora oggi uno dei più gravi disastri naturali a colpire il Messico, se si escludono i terremoti.