Almeno ventisette persone sono morte nel passaggio dell’uragano Otis sullo stato di Guerrero, nel sudovest del Messico, ha annunciato il 26 ottobre il governo messicano. Altre quattro persone risultano disperse.
“Purtroppo le autorità statali e municipali ci hanno comunicato che ci sono ventisette morti e quattro dispersi”, ha dichiarato la ministra della sicurezza e della protezione dei cittadini Rosa Icela Rodríguez nel corso di una conferenza stampa.
L’uragano, di categoria cinque sulla scala Saffir-Simpson (la più alta), accompagnato da venti fino a 315 chilometri all’ora, aveva toccato terra la sera del 24 ottobre vicino alla località turistica di Acapulco.
Il governo messicano ha subito mobilitato i soccorsi. Acapulco, che ha circa 780mila abitanti, è stata infatti devastata ed è rimasta isolata dalle zone circostanti.
“Cercheremo di riaprire le strade il più presto possibile”, ha affermato il presidente Andrés Manuel López Obrador mentre cercava di raggiungere la zona del disastro.
Le autorità hanno affermato che anche un convoglio con aiuti umanitari è partito via terra per Acapulco.
“Negozi saccheggiati”
“Acapulco è devastata”, ha dichiarato all’Afp Eric Hernández, 24 anni, mentre tornava nel suo villaggio dopo essere stato sorpreso dall’uragano ad Acapulco. “Molti negozi sono stati saccheggiati”.
Secondo altre testimonianze, alcuni villaggi vicino ad Acapulco sono rimasti isolati a causa di un fiume in piena e del crollo di alcuni ponti. “Molte persone hanno perso la casa, e al momento non c’è elettricità”, ha detto Israel Pérez, un panettiere di 21 anni.
La Commissione federale dell’elettricità (Cfe) ha affermato il 25 ottobre di aver ripristinato la corrente al 40 per cento dei 504mila utenti colpiti ad Acapulco e dintorni.
Dopo aver toccato terra, l’uragano si è indebolito muovendosi verso l’interno. Ma negli stati di Guerrero e Oaxaca, tra i più poveri del paese, continua a piovere forte.
Il 9 ottobre 1997 più di duecento persone morirono ad Acapulco nel passaggio dell’uragano Paulina, di categoria quattro. L’uragano rimane ancora oggi uno dei più gravi disastri naturali a colpire il Messico, se si escludono i terremoti.
La settimana scorsa l’uragano Norma aveva causato tre vittime nello stato nordoccidentale di Sinaloa.
Il Messico, che si affaccia sull’oceano Pacifico e sul golfo del Messico, è esposto agli uragani tra maggio e novembre.
Con il riscaldamento della superficie degli oceani, sta aumentando la frequenza e l’intensità degli uragani.