Il 30 novembre un giudice federale degli Stati Uniti, Donald Molloy, ha temporaneamente sospeso il divieto di usare TikTok nello stato del Montana, la cui entrata in vigore era prevista nel gennaio 2024. Il giudice ha infatti stabilito che la piattaforma cinese per la condivisione di video, molto popolare tra i ragazzi, ha buone possibilità di vincere la causa in corso.
Molloy ha sospeso il divieto fino a quando non sarà presa una decisione definitiva sul ricorso di TikTok, presentato a maggio.
Molloy ha affermato che TikTok e i suoi utenti hanno buone possibilità di vincere la causa, in quanto il provvedimento dello stato del Montana violerebbe il diritto alla libertà d’espressione nonché le prerogative del governo federale in materia di politica estera.
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“I documenti disponibili lasciano pochi dubbi sul fatto che il legislatore e il procuratore generale del Montana fossero più preoccupati della nazionalità cinese di TikTok che della protezione degli utenti”, ha dichiarato Molloy nel testo della sua decsione.
Il Montana aveva approvato a maggio una legge per vietare TikTok, di proprietà dell’azienda tecnologica cinese ByteDance. La legge imponeva ad Apple e Google di eliminare la piattaforma dalle loro App Store e Play Store a partire dal 1 gennaio 2024 se volevano evitare multe da diecimila dollari al giorno.
Il social network ha subito presentato ricorso, sostenendo che la legge violasse il primo emendamento della costituzione degli Stati Uniti, che garantisce la libertà d’espressione.
TikTok è nel mirino delle autorità statunitensi da mesi: molti funzionari sostengono che la piattaforma permetta a Pechino di spiare e manipolare i circa 150 milioni di utenti negli Stati Uniti.
L’azienda ha sempre smentito le accuse.