Circa cinquanta agenti dell’agenzia europea di guardia costiera e di frontiera (Frontex) sono stati schierati al confine che separa la Finlandia dalla Russia, mentre Helsinki accusa Mosca di aver organizzato una crisi migratoria alle sue porte.
“Stiamo attualmente schierando cinquantacinque agenti di frontiera in Finlandia”, che saranno responsabili del monitoraggio dei valichi, ha detto all’Afp Piotr Switalski, portavoce di Frontex, senza specificare la loro nazionalità.
Questo sostegno è previsto fino alla fine di gennaio. “Naturalmente siamo pronti a cambiare questa situazione a seconda delle evoluzioni. Possiamo essere presenti per un periodo più o meno lungo a seconda delle esigenze”, ha aggiunto.
“Sappiamo che la pressione migratoria è uno degli strumenti usati dal Cremlino e quindi possiamo aspettarci che continui”. Secondo le autorità finlandesi, dall’inizio di agosto quasi mille richiedenti asilo, provenienti soprattutto dalla Somalia, dall’Iraq e dallo Yemen, hanno attraversato la frontiera. Helsinki accusa Mosca di averli lasciati passare deliberatamente e denuncia un “attacco ibrido”.
La Commissione europea, dal canto suo, ha denunciato un uso “vergognoso” dei migranti da parte di Mosca. Il Cremlino ha respinto queste accuse alla fine di novembre.
Iscriviti a Frontiere |
La newsletter sulle migrazioni. A cura di Annalisa Camilli. Ogni lunedì.
|
Iscriviti |
Iscriviti a Frontiere
|
La newsletter sulle migrazioni. A cura di Annalisa Camilli. Ogni lunedì.
|
Iscriviti |
Il 7 dicembre “sono stati registrati diversi gruppi di migranti nella zona vicino al confine, anche se, rispetto a due settimane fa, alcuni di loro si sono spostati, da soli o con le autorità, in altre aree della Russia ”, ha spiegato Ville Joskitt, guardia di frontiera finlandese. Secondo Joskitt, questa situazione durerà ancora “a lungo”.
Helsinki ha chiuso quattro dei suoi otto valichi di frontiera con la Russia a metà novembre, prima di limitare il passaggio a un unico valico di frontiera, il più settentrionale del paese nella zona artica. Anche quest’ultimo passaggio è stato chiuso alla fine di novembre.
Le relazioni tra i due paesi vicini, che condividono un confine lungo 1.340 chilometri, si sono notevolmente deteriorate dal febbraio 2022 e dall’invasione russa dell’Ucraina, evento che ha portato la Finlandia, preoccupata per la sua sicurezza, ad aderire alla Nato nell’aprile 2023, adesione contro cui Mosca ha promesso di adottare “contromisure”.