I medici in formazione (junior doctors) hanno cominciato il 20 dicembre uno sciopero di nove giorni in Inghilterra, diviso in due fasi, per chiedere aumenti salariali che, secondo loro, contribuirebbero a risolvere il problema delle carenze di organico.
Lo sciopero, che segue una serie di agitazioni negli ultimi mesi e il fallimento dei negoziati con il governo, arriva in un momento in cui il National health service (Nhs, il servizio sanitario britannico) sta cercando di ridurre le enormi liste d’attesa dei pazienti.
Intervistato dall’Afp durante un picchetto, Sumi Manirajan, un medico di 29 anni iscritto al sindacato Bma (British medical association), ha raccontato che molti suoi colleghi hanno lasciato il paese per andare a lavorare in Australia o in Nuova Zelanda.
“Gli stipendi sono bassi, le condizioni di lavoro sono pessime e siamo troppo pochi”, ha affermato, aggiungendo che mancano cinquantamila medici per arrivare ai livelli degli altri paesi europei.
“È in corso una vera fuga di cervelli”, ha dichiarato lo psichiatra Joseph Kendall. “Sembra quasi che il nostro contratto sociale sia stato strappato”.
“I medici devono essere pagati di più”, ha sottolineato l’otorinolaringoiatra Lili Hwong.
Secondo il governo, un medico in formazione guadagna circa 32mila sterline (37mila euro) nel primo anno di attività.
Riduzione del potere d’acquisto
Lo sciopero, cominciato alle 7 del 20 dicembre, si concluderà alle 7 del 23 dicembre, e riprenderà poi per altri sei giorni dal 3 al 9 gennaio, diventando lo sciopero più lungo nella storia dell’Nhs.
“Dopo cinque settimane di trattative, il governo non è riuscito a presentare un’offerta accettabile sulle retribuzioni”, ha affermato il sindacato Bma all’inizio di dicembre in un comunicato che annunciava lo sciopero.
Ai medici in formazione è stato offerto un aumento di stipendio del 3 per cento, da aggiungere a un aumento medio dell’8,8 per cento già accordato quest’estate, ma secondo la Bma queste cifre comportano una riduzione del potere d’acquisto per molti medici.
“Sono molto deluso da questo sciopero”, ha affermato il 19 dicembre il primo ministro conservatore Rishi Sunak, aggiungendo che i medici in formazione sono gli unici lavoratori del settore pubblico con cui non è stato possibile raggiungere un accordo.
Sunak ha inoltre dichiarato che lo sciopero allungherà le liste d’attesa dei pazienti.
“Enormi disagi”
“Lo sciopero causerà enormi disagi al servizio sanitario nazionale, già sotto pressione a causa delle malattie legate alla stagione invernale”, ha affermato Stephen Powis, direttore medico nazionale di Nhs England.
Alla vigilia dello sciopero, la segretaria di stato alla salute Victoria Atkins ha cercato di rassicurare i cittadini, sottolineando che sono state adottate “misure di emergenza per mitigare i disagi”.
A causa delle carenze di organico, negli ultimi mesi il sistema sanitario britannico ha dovuto affrontare una serie di scioperi, tra cui quello senza precedenti degli infermieri.
Una categoria di medici esperti (consultants) ha ottenuto di recente aumenti di stipendio tra il 6 e il 19,6 per cento.
Nel Regno Unito gli scioperi sono in aumento dal 2022 a causa soprattutto dell’inflazione, che ha superato il 10 per cento prima di scendere al 4,6 per cento a ottobre.