Il presidente delle Maldive, il filocinese Mohamed Muizzu, ha sospeso il 7 gennaio tre viceministri accusati di aver pronunciato “frasi irrispettose” nei confronti del primo ministro indiano Narendra Modi.
Muizzu, eletto a settembre dopo aver promesso in campagna elettorale di espellere un piccolo contingente militare indiano dall’arcipelago, ha sospeso i viceministri in attesa dei risultati di un’inchiesta.
Malsha Shareef, Abdulla Mahzoon e Mariyam Shiuna, tutti e tre del ministero della gioventù, avevano criticato Modi sui social network.
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Shiuna, in particolare, aveva reagito a una visita di Modi nell’arcipelago indiano delle Laccadive, circa 130 chilometri a nord delle Maldive, definendolo un “pagliaccio”.
Il 4 gennaio Modi aveva postato sui social network un messaggio in cui esaltava le “spiagge immacolate” delle Laccadive, insieme ad alcune foto in cui faceva snorkeling.
“I tre viceministri sospesi hanno espresso opinioni personali che non riflettono il punto di vista del governo delle Maldive”, si legge in un comunicato.
Un alto funzionario delle Maldive ha dichiarato all’Afp che il governo teme ripercussioni per il turismo, dato che gli indiani sono i principali visitatori dell’arcipelago.
Il settore turistico rappresenta circa un terzo del pil delle Maldive, composte da 1.192 isole coralline che si estendono per quasi ottocento chilometri in lunghezza e quasi duecento in larghezza.
All’inizio di dicembre il governo indiano ha accettato di ritirare dalle Maldive il suo piccolo contingente militare, un’unità per pilotare aerei da ricognizione forniti in passato all’arcipelago.