L’ex primo ministro conservatore Alexander Stubb ha vinto le elezioni presidenziali finlandesi domenica contro il suo rivale Pekka Haavisto, in un’elezione segnata dalle tensioni con la vicina Russia da quando il paese ha aderito alla Nato.
Stubb ha ottenuto il 51,7 per cento dei voti, dopo lo spoglio del 98,3 per cento delle schede. Il 70,7 per cento dei circa 4,3 milioni di elettori è andato a votare in questo secondo turno.
“L’unica cosa a cui penso ora è la riconoscenza. Questa è una grande vittoria per la democrazia in Finlandia e sono estremamente orgoglioso di tutti i finlandesi che hanno votato”, ha commentato Stubb.
Con poteri limitati rispetto al primo ministro, il capo di stato, eletto per sei anni, guida la politica estera del paese in stretta collaborazione con il governo. È anche il comandante supremo delle forze armate.
Il ruolo ha assunto un’importanza ancora maggiore alla luce degli sviluppi geopolitici in Europa e dell’ingresso nella Nato della Finlandia, che condivide un confine di 1.340 chilometri con la Russia.
Neutrale durante la guerra fredda, il paese nordico ha messo fine a tre decenni di non allineamento militare dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo scorso anno è entrato nell’Alleanza atlantica, con grande fastidio della Russia, che ha promesso di rispondere con “contromisure”.