Un bombardamento attribuito alle forze armate ucraine ha causato il 15 febbraio la morte di almeno cinque persone nella città russa di Belgorod, ha affermato il governatore dell’omonima regione, che confina con l’Ucraina.
“Il bilancio provvisorio è di cinque vittime, tra cui un bambino, e diciotto feriti, tra cui cinque bambini”, ha dichiarato Vjačeslav Gladkov su Telegram.
“Il bombardamento ha danneggiato un centro commerciale, oltre ad alcune case e automobili”, ha aggiunto il governatore.
In precedenza l’agenzia di stampa statale Ria Novosti aveva riferito che era stato colpito un centro commerciale e aveva pubblicato un video che mostrava i danni all’ingresso e alla vetrina di un negozio.
Il ministero della difesa russo aveva invece affermato che alcuni missili lanciati verso la regione di Belgorod erano stati neutralizzati.
Belgorod, che si trova a circa quaranta chilometri dal confine ucraino, è presa regolarmente di mira dai missili e dai droni ucraini.
Alla fine di dicembre in città venticinque persone erano morte in un attacco ucraino, il più letale in territorio russo dall’inizio della guerra.
A metà gennaio le autorità della regione di Belgorod avevano annunciato il rafforzamento delle misure di sicurezza per scuole e centri commerciali.
Nella notte tra il 14 e il 15 febbraio l’esercito russo ha invece lanciato ventisei missili in territorio ucraino, che hanno causato almeno una vittima. Il 13 febbraio i bombardamenti russi nell’est dell’Ucraina avevano ucciso otto persone.