Il 14 febbraio almeno una persona è morta e ventuno sono rimaste ferite in una sparatoria di massa a Kansas City, negli Stati Uniti, durante una parata organizzata per festeggiare la vittoria dei Kansas City Chiefs nel Super Bowl, la finale del campionato nazionale di football americano.
Il presidente statunitense Joe Biden ha reagito esortando il congresso a intervenire per contrastare la violenza legata all’uso delle armi da fuoco. Secondo un comunicato della Casa Bianca, Biden ha pregato “per le vittime della sparatoria a Kansas City, ma anche perché il nostro paese trovi la determinazione necessaria per mettere fine a quest’insensata epidemia di violenza”.
Dei ventuno feriti, otto si trovano in condizioni gravi, ha affermato in una conferenza stampa Ross Grundyson, il capo dei pompieri di Kansas City. Secondo altre fonti, la vittima è una donna.
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Il Children’s mercy hospital, un ospedale pediatrico, ha affermato di aver accolto undici bambini di età compresa tra i sei e i quindici anni.
Stacey Graves, la comandante della polizia di Kansas City, nello stato del Missouri, ha dichiarato che tre persone sono state arrestate in relazione alla sparatoria, che è avvenuta vicino al parcheggio della stazione ferroviaria mentre la parata si stava concludendo.
In un comunicato, i Kansas City Chiefs hanno condannato un “insensato atto di violenza”, aggiungendo che tutti i giocatori, allenatori e membri dello staff sono al sicuro.
Patrick Mahomes, il quarterback dei Chiefs, ha chiesto sul social network X di “pregare per Kansas City”.
Travis Kelce, un altro giocatore dei Chiefs, compagno della cantante Taylor Swift, ha detto di avere il “cuore spezzato”. Swift non era presente alla parata.
49mila morti nel 2021
Gli Stati Uniti stanno pagando un prezzo molto alto per la diffusione delle armi da fuoco.
Circa 49mila persone sono morte a colpi di arma da fuoco nel 2021, rispetto alle 45mila del 2020. Si tratta di più di 130 vittime al giorno, di cui più della metà legate a casi di suicidio.
“C’è qualcosa di disperatamente americano nell’assistere a una sparatoria di massa durante i festeggiamenti del Super Bowl, nel sesto anniversario di un’altra sparatoria di massa”, ha affermato il movimento studentesco contro le armi March for our lives, nato dopo la strage nel liceo di Parkland, in Florida, avvenuta il 14 febbraio 2018.