Il 22 febbraio un lander dell’azienda statunitense Intuitive Machines si è posato sulla Luna. Si è trattato del primo allunaggio di un veicolo spaziale statunitense da più di cinquant’anni e del primo in assoluto per un’azienda privata.
“L’allunaggio è stato completato con successo”, ha affermato Tim Crain, responsabile della missione.
Intuitive Machines ha poi confermato sul social network X che il lander Odysseus “è atterrato in posizione verticale e ha cominciato a inviare dati”.
Il lander, che a bordo ha alcuni strumenti della Nasa, è alto poco più di quattro metri.
L’allunaggio è avvenuto alle 17.23 ora di Houston, in Texas, dove si trova la sala di controllo dell’azienda.
La discesa è stata la fase più delicata. I laser che avrebbero dovuto attivarsi non hanno funzionato ed è stata adottata una soluzione di riserva, basata sull’uso di uno strumento della Nasa.
L’allunaggio è avvenuto nel cratere Malapert A, a circa trecento chilometri dal polo sud lunare.
Nella regione c’è acqua sotto forma di ghiaccio, che potrebbe essere sfruttata.
Odysseus, alimentato da pannelli solari, dovrebbe funzionare per circa sette giorni prima dell’arrivo della notte polare.
La Nasa punta a inviare nella regione degli astronauti a partire dal 2026 con le missioni Artemis. Le missioni private sono preparatorie.
L’ultimo allunaggio di un veicolo spaziale statunitense risaliva alla missione finale del programma Apollo, nel 1972.
“Gli Stati Uniti sono finalmente tornati sulla Luna”, ha affermato il capo della Nasa Bill Nelson.
L’India e il Giappone hanno completato di recente degli allunaggi, diventando il quarto e il quinto paese a riuscirci dopo l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti e la Cina.