Circa mille persone hanno partecipato il 6 marzo a una manifestazione a Varsavia per protestare contro lo stupro e l’omicidio di una giovane bielorussa, che ha colpito profondamente la comunità degli esuli bielorussi in Polonia.
Liza, 25 anni, identificata solo con il nome di battesimo, è morta la settimana scorsa in ospedale dopo essere stata brutalmente aggredita e violentata mentre camminava di notte nel centro della capitale polacca.
Un uomo di 23 anni è stato arrestato e incriminato per lo stupro e l’omicidio, che ha suscitato l’indignazione delle associazioni femministe e della comunità bielorussa.
I manifestanti si sono radunati vicino al luogo dell’aggressione, deponendo fiori e candele.
Ottantamila bielorussi
“Liza era venuta in Polonia in cerca di una vita migliore, e invece la vita le è stata sottratta”, ha affermato Maja Stasko, una delle organizzatrici della manifestazione.
Secondo i dati ufficiali del 2023, la Polonia ospita quasi ottantamila bielorussi che hanno lasciato il loro paese per sfuggire alla repressione politica in corso.
Secondo le organizzatrici della manifestazione, le vittime bielorusse di violenze sessuali devono affrontare molti ostacoli, tra cui la diffidenza della polizia.
“Abbiamo avuto così tante esperienze negative con la polizia che per noi è difficile pensare di poter denunciare e avere giustizia”, ha dichiarato all’Afp l’attivista bielorussa Nasta Bazar.