Oppenheimer di Christopher Nolan, biopic sul padre della bomba atomica, ha vinto il 10 marzo sette Oscar, tra cui quello per il miglior film.
“Non potrò mai sottolineare abbastanza che squadra incredibile abbiamo messo insieme per questo film”, ha affermato Nolan, premiato come miglior regista.
Cillian Murphy, che interpreta il ruolo di Robert Oppenheimer, genio della fisica pieno di contraddizioni e dubbi, ha vinto l’Oscar come miglior attore.
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“Nel bene e nel male viviamo nel mondo di Oppenheimer e della bomba atomica”, ha dichiarato l’attore irlandese. “Vorrei quindi dedicare il premio ai costruttori di pace in tutto il mondo”.
Il suo antagonista sullo schermo, Robert Downey Jr, ha vinto l’Oscar come miglior attore non protagonista. Il film è stato poi premiato per il montaggio, la fotografia e la colonna sonora.
L’altra grande vincitrice della serata è stata Emma Stone, premiata come miglior attrice per Povere creature! di Yorgos Lanthimos, film dall’ambientazione retro-futuristica che ha vinto quattro statuette.
Stone, che aveva già vinto un Oscar come miglior attrice per La la land nel 2017, interpreta Bella Baxter, una donna suicida riportata in vita da uno scienziato che le impianta il cervello della bambina che portava in grembo.
“Questo ruolo è il regalo di una vita”, ha commentato l’attrice, ringraziando Lanthimos.
La zona d’interesse di Jonathan Glazer, che racconta la vita spensierata di una famiglia nazista alle porte del campo di concentramento di Auschwitz, ha vinto l’Oscar come miglior film straniero.
Infine, Anatomia di una caduta di Justine Triet è stato premiato per la miglior sceneggiatura originale (il premio per la sceneggiatura non originale è andato a American fiction di Cord Jefferson), il Ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki come miglior film d’animazione e 20 giorni a Mariupol, sull’assedio della città ucraina nel 2022, come miglior documentario.