Nonostante una situazione di stallo al congresso, il governo statunitense ha riaffermato il 12 marzo il suo sostegno all’Ucraina annunciando un nuovo aiuto militare da trecento milioni di dollari.
“Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi”, ha affermato il presidente Joe Biden in occasione di una visita alla Casa Bianca del suo collega polacco Andrzej Duda e del primo ministro polacco Donald Tusk. “Come la Polonia ricorda bene, la Russia non si fermerà all’Ucraina” (il riferimento è alla seconda guerra mondiale).
“Non dobbiamo permettere all’imperialismo russo di minare la stabilità e la pace in Europa”, ha dichiarato Duda dopo l’incontro.
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Washington e Varsavia hanno firmato un contratto che prevede la vendita alla Polonia di missili per un valore di 3,5 miliardi di dollari.
Poche ore prima il governo statunitense aveva stanziato trecento milioni di dollari di aiuti militari all’Ucraina, una cifra ben lontana da quella che Biden chiede da mesi al congresso.
“Gli aiuti, che comprendono missili terra-aria e munizioni, soddisfano alcuni dei bisogni più urgenti dell’Ucraina”, ha affermato Jake Sullivan, consigliere di Biden per la sicurezza nazionale.
“Dinamica favorevole a Mosca”
“Purtroppo si tratta di uno stanziamento modesto, ideato per fornire a Kiev il minimo indispensabile per un breve periodo”, ha dichiarato un alto funzionario statunitense. “È stato reso possibile da alcuni risparmi contabili”.
L’11 marzo l’intelligence statunitense aveva avvertito che “la dinamica del conflitto è sempre più favorevole a Mosca”.
“L’Ucraina non sta esaurendo il coraggio e la determinazione, sta esaurendo le munizioni”, aveva dichiarato il direttore della Cia Bill Burns.
La camera dei rappresentanti, controllata dal Partito repubblicano, si oppone da mesi a un pacchetto di aiuti che prevede sessanta miliardi di dollari per l’Ucraina.