L’opposizione ha conservato la maggioranza dei seggi in parlamento dopo le elezioni legislative del 4 aprile in Kuwait, in base ai risultati ufficiali pubblicati il 5 aprile. L’affluenza alle urne è stata del 62 per cento.
I candidati d’opposizione hanno ottenuto 29 seggi sui cinquanta dell’assemblea nazionale, ha affermato l’agenzia di stampa ufficiale Kuna.
Tra i candidati d’opposizione eletti ci sono islamisti e indipendenti non legati alla famiglia Al Sabah al potere.
L’opposizione disponeva di 29 seggi anche nell’assemblea nazionale uscente.
Complessivamente ci sono undici volti nuovi nell’assemblea, l’unica tra quelle delle monarchie arabe del golfo Persico a essere eletta a suffragio universale.
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Le elezioni legislative sono diventate un appuntamento frequente in Kuwait, paese che possiede il 7 per cento delle riserve petrolifere mondiali, a causa dei conflitti tra il potere esecutivo e quello legislativo.
Le tensioni hanno ritardato l’adozione di riforme che l’emiro Mishaal al Ahmad al Sabah, 83 anni, al potere dallo scorso dicembre, considerava indispensabili.
A febbraio l’emiro ha quindi sciolto il parlamento e indetto nuove elezioni, le quarte negli ultimi cinque anni.
Il nuovo parlamento sarà chiamato ad approvare la scelta del nuovo principe ereditario, che spetta all’emiro Mishaal.