La polizia australiana ha affermato il 15 aprile che l’autore dell’attacco con coltello in un centro commerciale di Sydney sembra aver preso di mira le donne. L’attacco, condotto il 13 aprile, ha causato sei vittime e molti feriti.
Cinque delle sei persone uccise da Joel Cauchi, un uomo di 40 anni affetto da disturbi mentali, erano donne, come la maggior parte dei feriti.
“È piuttosto evidente che l’attentatore si è concentrato sulle donne, evitando il più possibile gli uomini”, ha dichiarato all’emittente tv Abc Karen Webb, commissaria di polizia dello stato del New South Wales.
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I video diffusi sui social network mostrano Cauchi prendere di mira quasi esclusivamente donne durante il suo attacco nel centro commerciale Westfield a Bondi Junction, un sobborgo di Sydney.
Webb ha però sottolineato che per fare luce sulle motivazioni dell’attentatore bisognerà “interrogare in modo approfondito chi lo conosceva bene”.
Il profilo Facebook di Cauchi indica che era originario di Toowoomba, vicino a Brisbane, e che aveva frequentato un liceo e un’università nella regione.
I suoi genitori hanno affermato che soffriva di disturbi mentali fin dall’adolescenza.
Giovane madre
Le cinque donne uccise erano una stilista, una bagnina, la figlia di un imprenditore, una studente cinese dell’università di Sydney e una giovane madre la cui figlia di nove mesi è stata ricoverata in ospedale con ferite gravi.
L’unico uomo ucciso era un pachistano di 30 anni che lavorava come addetto alla sicurezza.
Attualmente otto persone sono ricoverate in ospedale, alcune delle quali in condizioni critiche. Altre quattro sono state dimesse.
L’autore dell’attacco è stato ucciso da una poliziotta, Amy Scott.