La polizia indiana ha annunciato il 27 maggio di aver arrestato un medico e il proprietario di un ospedale pediatrico senza licenza di New Delhi in seguito alla morte di sei neonati in un incendio.
“La struttura non era dotata di un sistema di evacuazione in caso d’incendio”, ha dichiarato all’Afp Surendra Chaudhary, un funzionario della polizia, due giorni dopo il rogo nell’ospedale New born baby care nel quartiere Vivek Vihar della capitale.
Inoltre, la licenza era scaduta a marzo e c’erano più del doppio dei letti autorizzati.
Cinque neonati rimasti intossicati sono stati ricoverati in un altro ospedale.
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Le autopompe hanno faticato ad accedere all’ospedale, uno stretto edificio a due piani incastrato tra le case.
“Abbiamo fatto il possibile per circoscrivere il rogo, ma per sei neonati non c’è stato niente da fare”, ha affermato Atul Garg, un responsabile dei vigili del fuoco.
“Putroppo le fiamme si sono propagate rapidamente dopo l’esplosione di una bombola d’ossigeno”, ha aggiunto.
Un altro rogo nel Gujarat
Il primo ministro Narendra Modi ha definito la vicenda “straziante” in un messaggio pubblicato sui social network.
L’incendio è divampato la sera del 25 maggio, poche ore dopo un altro rogo in un parco divertimenti dello stato del Gujarat, nell’ovest del paese, in cui sono morte almeno ventotto persone.
Gli incendi si sono verificati in un momento in cui l’India è colpita da un’intensa ondata di caldo, con temperature che il 25 maggio hanno raggiunto i 46,8 gradi a New Delhi.