Il ministero degli esteri armeno ha annunciato il 21 giugno il riconoscimento dello stato palestinese per favorire la pace in Medio Oriente, sottolineando “la gravità della situazione nella Striscia di Gaza”.
“Riaffermando il suo rispetto del diritto internazionale e dei princìpi di uguaglianza, sovranità e coesistenza pacifica tra i popoli, la repubblica di Armenia riconosce lo stato della Palestina”, ha affermato in un comunicato.
“Erevan è favorevole a una pace durevole nella regione”, ha aggiunto il ministero, ribadendo la necessità di una “tregua immediata a Gaza”.
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Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
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Hussein al Sheikh, segretario generale del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), ha accolto con favore la decisione di Erevan.
“È una vittoria per il diritto, la giustizia e la lotta di liberazione del popolo palestinese”, ha affermato sul social network X.
Il ministero degli esteri israeliano ha reagito convocando l’ambasciatore armeno “per una severa reprimenda”, senza fornire ulteriori dettagli.
Alla fine di maggio anche la Spagna, l’Irlanda e la Norvegia avevano riconosciuto lo stato della Palestina, sostenendo di voler promuovere la pace nella regione.
Secondo l’Autorità Nazionale Palestinese (Anp), quasi centocinquanta dei 193 stati delle Nazioni Unite hanno riconosciuto lo stato palestinese.