Il 12 luglio il Cremlino ha smentito le notizie riportate dalla stampa secondo cui gli Stati Uniti e la Germania avrebbero sventato un piano russo per assassinare il capo della principale azienda tedesca di armi.
“Si tratta di notizie false e non è il caso di prenderle sul serio”, ha dichiarato alla stampa Dmitrij Peskov, portavoce della presidenza russa.
L’11 luglio l’emittente statunitense Cnn aveva riferito che all’inizio dell’anno gli Stati Uniti e la Germania avevano sventato un piano attribuito a Mosca per assassinare Armin Papperger, capo dell’azienda tedesca Rheinmetall, che produce armi destinate all’Ucraina.
Citando cinque funzionari statunitensi e occidentali ma senza identificarli, la Cnn aveva aggiunto che Washington aveva informato Berlino e che i servizi di sicurezza tedeschi avevano fornito protezione a Papperger.
Secondo la Cnn, l’obiettivo di Mosca era colpire alcuni rappresentanti dell’industria della difesa europea che sostengono lo sforzo bellico ucraino.
Le parole di Kall e Faeser
Il governo tedesco ha rifiutato di commentare.
“Non possiamo fornire informazioni su minacce specifiche”, ha affermato Maximilan Kall, portavoce del ministero dell’interno.
La ministra dell’interno Nancy Faeser si è limitata a dichiarare che “la Germania non si farà intimidire dalla Russia”.
Agenti russi nell’Unione europea
Il settimanale tedesco Der Spiegel ha aggiunto ulteriori dettagli.
Secondo il settimanale, presunti agenti russi sarebbero entrati nell’Unione europea per preparare l’attentato.
Avrebbero soggiornato vicino al quartier generale della Rheinmetall a Düsseldorf, nell’ovest della Germania, e avrebbero fatto sopralluoghi in località estere visitate da Papperger.
Tuttavia, le informazioni raccolte non sono state considerate sufficienti per procedere ad arresti, ha affermato Der Spiegel, citando alti funzionari dei servizi di sicurezza occidentali.
La Rheinmetall punta ad aprire almeno quattro fabbriche di armi in Ucraina per produrre granate, veicoli militari, polvere da sparo e difese antiaeree.