Il bilancio provvisorio dell’affondamento di un veliero al largo della Sicilia, avvenuto il 19 agosto a causa di una tempesta, è di una vittima, sei dispersi e quindici sopravvissuti.
“Questa mattina intorno alle 5 un veliero di 56 metri, chiamato Bayesian e battente bandiera britannica, è affondato a causa di una violenta tempesta al largo di Porticello”, una località costiera circa quindici chilometri a est di Palermo, ha affermato la guardia costiera in un comunicato.
Nel cuore della notte venti violenti e piogge torrenziali si sono abbattuti sulla costa, causando danni agli stabilimenti balneari. Secondo alcuni mezzi d’informazione locali, l’affondamento del veliero è stato però causato da una tromba d’aria.
A bordo c’erano dodici passeggeri e dieci membri dell’equipaggio, in maggioranza di nazionalità britannica.
Quindici persone sono state soccorse, mentre i dispersi erano inizialmente sette: un membro dell’equipaggio e sei passeggeri di nazionalità britannica, statunitense e canadese. Poco dopo, però, il corpo di uno dei sette dispersi è stato individuato nel relitto dello yacht.
Otto sopravvissuti sono stati ricoverati in ospedale.
Aperta un’inchiesta
Charlotte, una britannica di 35 anni che si trovava a bordo del veliero, ha affermato di aver perso “per due secondi” il contatto con la figlia di un anno in acqua, prima di riuscire ad afferrarla.
“Per fortuna siamo riuscite a salire a bordo di una scialuppa”, ha raccontato. La donna e la figlia sono state ricoverate in ospedale, ma sono fuori pericolo.
La mattina del 19 agosto il sole è tornato a splendere, consentendo ai soccorritori di portare avanti le ricerche, che coinvolgono un elicottero, alcuni sommozzatori e navi della guardia costiera. Il relitto dell’imbarcazione si trova a cinquanta metri di profondità.
Secondo i mezzi d’informazione locali, il veliero, che era ancorato circa settecento metri al largo di Porticello, si trovava sulla traiettoria di una tromba d’aria, un fenomeno meteorologico sempre più frequente in Europa.
Il veliero affondato era stato costruito in Toscana nel 2008 e restaurato nel 2020. Le foto pubblicate sui social network mostrano un’imbarcazione di lusso con scafo blu e ponte in legno. Aveva un albero maestro in alluminio di 75 metri.
La procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta.