Otto soldati taiwanesi sono stati condannati il 22 agosto a pene fino a tredici anni di prigione per spionaggio a favore della Cina. Secondo il tribunale, hanno agito per denaro.

La Cina considera Taiwan una provincia ribelle e punta a riportarla sotto il suo controllo, se necessario con la forza. Negli ultimi anni ha intensificato le pressioni politiche e militari contro l’isola, che di fatto è indipendente dal 1949.

“I soldati condannati hanno fornito alla Cina documenti segreti in cambio di denaro”, ha affermato in un comunicato l’alta corte di Taiwan.

Uno dei condannati, identificato come Hsiao, ha avuto un ruolo chiave nella creazione di una rete responsabile della raccolta e della trasmissione di informazioni a Pechino, ha aggiunto la corte.

Hsiao è stato condannato alla pena più pesante di tredici anni.

Un altro soldato è stato condannato a nove anni di prigione per aver cercato di disertare in Cina a bordo di un elicottero militare.

“Con il loro comportamento hanno violato la promessa di lealtà verso lo stato e il popolo di Taiwan, mettendo in serio pericolo la sicurezza nazionale”, ha dichiarato la corte.

Gli otto condannati possono presentare ricorso in appello.

Nel novembre scorso la procura aveva incriminato dieci soldati.

Uno di loro è stato assolto per insufficienza di prove. L’altro, un militare in pensione, è stato identificato come l’uomo che ha arruolato Hsiao. Tuttavia, la corte ha spiegato che si occuperà separatamente del caso perché l’uomo è fuggito in Cina.

Il mese scorso un sergente impiegato in un centro di addestramento della marina era stato incriminato per aver fotografato e trasmesso a Pechino alcune informazioni riservate in materia di difesa.