L’incendio della Grenfell tower, che ha causato 72 morti a Londra nel 2017, “poteva essere evitato”, ha affermato il 4 settembre il presidente del comitato d’inchiesta Martin Moore-Bick.
“La verità è che le persone che vivevano nel grattacielo sono state tradite per decenni da chi aveva la responsabilità della sicurezza dell’edificio”, ha aggiunto Moore-Bick, un giudice in pensione, presentando i risultati dell’inchiesta, che evidenzia le responsabilità del governo e del settore dell’edilizia.
Poco dopo il primo ministro britannico Keir Starmer si è scusato “a nome dello stato” con le vittime dell’incendio e i loro familiari.
“Non sarebbe mai dovuto accadere”, ha dichiarato in parlamento. “Lo stato ha fallito nel suo dovere più fondamentale, che è quello di proteggere i cittadini”.
“Faremo in modo che una tragedia simile non possa ripetersi”, ha aggiunto.
Politiche di deregolamentazione
Settantadue persone sono morte il 14 giugno 2017 nel più grave incendio in un edificio residenziale nel Regno Unito dai tempi della seconda guerra mondiale. Le fiamme si sono propagate in meno di mezz’ora all’intero grattacielo di ventiquattro piani, nella parte ovest di Londra.
L’incendio è il risultato di “decenni di errori da parte del governo e di enti del settore dell’edilizia”, si legge nel rapporto d’inchiesta.
Il rapporto punta il dito in particolare contro le politiche di deregolamentazione perseguite dai governi che si sono succeduti negli ultimi decenni, che hanno messo sotto pressione i funzionari pubblici, invitati a ridurre burocrazia e controlli. Di conseguenza, “molti segnali d’allarme sono stati ignorati”.
Il documento evidenzia anche la disonestà delle aziende produttrici di materiali da costruzione, che hanno adottato “strategie deliberate per manipolare i test e aggirare le regole”.
Il corpo dei vigili del fuoco di Londra è invece accusato di non aver imparato la lezione di un precedente incendio del 2009, che “avrebbe dovuto mettere in guardia sull’impreparazione nel combattere i roghi nei grattacieli”.
Inoltre, un altro grave errore è stato raccomandare ai residenti che avevano lanciato l’allarme di restare nei loro appartamenti in attesa dei soccorsi.
“Avidità, corruzione, incompetenza e negligenza”
La prima fase dell’inchiesta, presentata nell’ottobre 2019, aveva attribuito la “responsabilità principale della propagazione dell’incendio” al materiale usato per il rivestimento della facciata.
Sette anni dopo il disastro, i familiari delle vittime e i sopravvissuti continuano a chiedere giustizia.
“Abbiamo perso amici, vicini e persone care nel modo più orribile a causa dell’avidità, della corruzione, dell’incompetenza e della negligenza”, ha affermato Natasha Elcock, presidente dell’associazione delle vittime Grenfell united.
“I responsabili devono essere arrestati, voglio vederli dietro le sbarre”, ha dichiarato Calvin Benson, dell’associazione delle vittime Justice4Grenfell.
Ma la polizia di Londra ha avvertito che non sarà in grado di completare le indagini prima della fine del 2025. A quel punto la procura avrà bisogno di altri dodici mesi per decidere se procedere a eventuali incriminazioni.