Almeno venti migranti risultano dispersi dopo un naufragio al largo dell’isola italiana di Lampedusa, hanno affermato il 4 settembre l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e la guardia costiera italiana.

“Venti persone risultano disperse nel Mediterraneo dopo un naufragio avvenuto il 1 settembre, secondo i sopravvissuti”, ha dichiarato Chiara Cardoletti dell’Unhcr sul social network X. I sette sopravvissuti sono stati accolti a Lampedusa.

Secondo la guardia costiera italiana, i dispersi sono invece ventuno. Ha precisato di aver soccorso in mattinata, a meno di venti chilometri dall’isola, l’imbarcazione alla deriva, semisommersa dall’acqua e in procinto di affondare, con sette migranti a bordo, tutti uomini siriani.

“I migranti soccorsi hanno dichiarato che l’imbarcazione è partita dalla Libia il 1 settembre con ventotto persone a bordo, tra cui tre minorenni, e che ventuno sono cadute in mare a causa del maltempo”, ha affermato la guardia costiera in un comunicato.

Le operazioni di ricerca delle persone disperse, a cui partecipa anche un aereo, sono ancora in corso.

Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), più di tremila migranti sono scomparsi nel 2023 mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo.

In base ai dati del ministero dell’interno italiano, gli arrivi via mare si sono ridotti nel 2024: 43.061 persone sono arrivate in Italia tra il 1 gennaio e il 4 settembre, contro le 115.177 dello stesso periodo del 2023.

Da quando si è insediato il governo di destra guidato da Giorgia Meloni, nell’ottobre 2022, le navi delle ong che operano nel Mediterraneo sono autorizzate a effettuare un solo salvataggio alla volta e devono poi procedere “senza indugio” verso il porto che gli viene assegnato.

Secondo le ong, si tratta di una violazione del diritto marittimo, che obbliga le navi a soccorrere le imbarcazioni in difficoltà.

Bloccata una nave dell’ong Sea-Watch

Roma accusa le navi delle ong di essere un “fattore di attrazione” per i migranti, anche se in realtà la grande maggioranza è soccorsa dalla guardia costiera.

Il 4 settembre le autorità italiane hanno deciso di bloccare per venti giorni una nave dell’ong Sea-Watch perché non aveva atteso il via libera delle autorità libiche prima di soccorrere un’imbarcazione carica di migranti.

La nave è poi arrivata nel porto italiano di Civitavecchia con 289 persone a bordo.

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