Il presunto autore dell’omicidio del prete nativo Marcelo Pérez, avvenuto il 20 ottobre nel Chiapas, nel sud del Messico, è stato arrestato, ha annunciato il 22 ottobre il governatore dello stato Rutilio Escandón. Pérez era impegnato nella difesa dei diritti umani e aveva più volte denunciato la criminalità.
“Le autorità giudiziarie mi hanno informato che l’autore dell’omicidio di padre Marcelo è stato arrestato”, ha dichiarato Escandón sul social network X, senza fornire ulteriori dettagli.
Poche ore prima centinaia di persone avevano partecipato al funerale di Pérez nella sua cittadina natale di San Andrés Larráinzar, nel Chiapas.
Iscriviti a Sudamericana |
Cosa succede in America Latina. A cura di Camilla Desideri. Ogni due settimane, il venerdì.
|
Iscriviti |
Iscriviti a Sudamericana
|
Cosa succede in America Latina. A cura di Camilla Desideri. Ogni due settimane, il venerdì.
|
Iscriviti |
Il presunto autore dell’omicidio è stato identificato come Edgar N in un comunicato emesso dall’ufficio del procuratore locale.
Il 22 ottobre la nuova presidente messicana Claudia Sheinbaum ha però precisato che l’inchiesta è stata affidata alla procura generale.
Pérez, che aveva 51 anni, è stato ucciso dopo aver celebrato la messa nella città di San Cristóbal de Las Casas.
Beneficiava di misure di protezione preventiva della Commissione interamericana per i diritti umani.
Appartenente al gruppo etnico dei maya tzotzil, Pérez era stato più volte minacciato, presumibilmente per le sue denunce sul traffico di droga e sulla criminalità.
Da quattro anni nel Chiapas, uno stato che confina con il Guatemala, è in corso un conflitto tra gruppi criminali per il controllo del traffico di droga, del traffico di migranti e del mercato delle estorsioni.
In un comunicato emesso il 21 ottobre, la chiesa cattolica ha chiesto alle autorità messicane di mettere fine alle violenze nello stato e di “individuare i responsabili dell’omicidio di Pérez, compresi i mandanti”.