Il 4 novembre il presidente eletto statunitense Donald Trump ha annunciato la nomina a capo della Nasa dell’imprenditore miliardario Jared Isaacman, il primo astronauta privato a fare una “passeggiata spaziale”.

“Sono lieto di nominare Jared Isaacman – affermato imprenditore, filantropo, pilota e astronauta – come amministratore della National aeronautics and space administration (Nasa)”, ha affermato Trump sul suo social network Truth Social.

La scelta comporta potenziali rischi di conflitto d’interessi, considerando gli stretti legami finanziari tra Isaacman, fondatore e amministratore delegato dell’azienda finanziaria Shift4 Payments, ed Elon Musk, capo della SpaceX e futuro esponente dell’amministrazione Trump.

Isaacman, 41 anni, è diventato una figura di spicco dei voli commerciali nello spazio grazie alle collaborazioni con la SpaceX, ed è un grande sostenitore di Musk, che a partire da gennaio presiederà una nuova commissione per l’efficienza governativa.

Originario della Pennsylvania, Isaacman ha fondato l’azienda che è poi diventata la Shift4 Payments quando aveva 16 anni. È un aviatore esperto, con la qualifica per pilotare aerei militari, e ha stabilito un record per un volo intorno al mondo.

A settembre ha partecipato alla prima “passeggiata spaziale” privata della storia.

“Lavorerò allo sviluppo di una fiorente economia spaziale, che permetterà a tantissime persone di vivere e lavorare nello spazio”, ha affermato Isaacman in risposta all’annuncio della sua nomina.

I termini finanziari della partnership tra la Shift4 Payments e la SpaceX rimangono riservati, ma si dice che nel 2021 Isaacman abbia investito duecento milioni di dollari del suo patrimonio personale per guidare la missione orbitale Inspiration4 dell’azienda di Musk.

L’annuncio della nomina di Isaacman arriva in un momento delicato per Nasa, con molti analisti che prevedono importanti cambiamenti durante la presidenza Trump.

Il programma Artemis, che punta a riportare gli astronauti sulla Luna, potrebbe essere cancellato, dato che il presidente eletto ha più volte espresso la sua preferenza per una missione su Marte.

È incerto anche il futuro dello Space launch system (Sls), un sistema di lancio orbitale della Nasa.

Il sistema è stato criticato per i costi alti e perché, a differenza del veicolo di lancio Starship della SpaceX, non può essere riutilizzato.