Il 15 dicembre il governo israeliano ha approvato un piano per raddoppiare la popolazione nella parte del Golan siriano occupata da Israele, ma afferma di non essere interessato a entrare in conflitto con la Siria, avendo preso il controllo della zona cuscinetto monitorata dalle Nazioni Unite.
Poche ore dopo che il presidente siriano Bashar al Assad è stato destituito dai ribelli l’8 dicembre, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all’esercito di conquistare la zona cuscinetto controllata dalle Nazioni Unite che separa i due paesi sulle alture del Golan.
Un funzionario delle Nazioni Unite a New York ha confermato all’Afp che la forza di pace ha “notato una serie di incidenti quotidiani in cui l’esercito israeliano opera a est della zona cuscinetto”.
Il 15 dicembre il governo israeliano ha approvato “all’unanimità” il piano di Netanyahu per “sviluppare la popolazione delle alture del Golan e (la città di) Katzrin per un ammontare di 40 milioni di shekel (10,6 milioni di euro), alla luce della guerra e del nuovo fronte in Siria e del desiderio di raddoppiare la popolazione del Golan”, secondo un comunicato del suo ufficio.
“Si tratta di una decisione che rafforza le alture del Golan e lo stato di Israele”, ha aggiunto il comunicato. Allo stesso tempo, Netanyahu ha sottolineato che il suo paese non vuole entrare in guerra con la Siria.
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“Non abbiamo alcun interesse a confrontarci con la Siria, definiremo la politica di Israele nei confronti della Siria in base alla realtà sul terreno”, ha dichiarato in un video pubblicato dal suo ufficio.
“Oggi tutti comprendono l’importanza vitale della nostra presenza sul Golan, non ai piedi del Golan”, che si affaccia sulle colline della Galilea e sul lago di Tiberiade, nel nord di Israele, ha dichiarato Netanyahu.
Nelle 34 località delle alture del Golan annesse da Israele vivono circa 30mila cittadini israeliani, oltre a 23mila drusi, una comunità la cui religione deriva dall’islam, che per la maggior parte si dichiara siriana, ma ha lo status di residente in Israele.
Israele ha conquistato parte delle alture del Golan nel sudovest della Siria durante la guerra araboisraeliana del 1967, prima di annettere il territorio nel 1981. Solo gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione di Donald Trump, hanno riconosciuto questa annessione nel 2019.