Il 16 dicembre una ragazza di 15 anni ha aperto il fuoco nella sua scuola a Madison, negli Stati Uniti, uccidendo due persone e ferendone sei, ha affermato la polizia locale.

“L’autrice dell’attacco è stata identificata”, ha dichiarato Shon Barnes, il capo della polizia di Madison, nel Wisconsin, precisando che era un’alunna della scuola privata Abundant life christian school, dove si è verificata la sparatoria.

“È stata dichiarata morta durante il trasferimento in ospedale, probabilmente per un colpo di arma da fuoco autoinflitto”, ha aggiunto.

Uno studente e un insegnante sono rimasti uccisi nell’attacco, mentre sei persone sono state ricoverate in ospedale, due delle quali in gravi condizioni.

“Alle 10.57 del 16 dicembre la polizia di Madison è stata avvertita da un alunno delle elementari di una sparatoria in corso nella scuola, che accoglie circa quattrocento studenti dall’asilo alle superiori”, ha dichiarato Barnes.

“I primi agenti sono arrivati tre minuti dopo”, ha aggiunto.

“Penso che non stiamo facendo abbastanza nel nostro paese e nella nostra comunità per prevenire le violenze legate alle armi da fuoco”, ha affermato Satya Rhodes-Conway, la sindaca di Madison.

Più di sedicimila morti

Il presidente Joe Biden ha definito l’attacco “scioccante” e “insensato”, e ha invitato il congresso ad approvare con urgenza leggi più restrittive sul possesso delle armi da fuoco.

Dall’inizio dell’anno più di sedicimila persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco negli Stati Uniti, secondo l’ong Gun violence archive. Le sparatorie che hanno causato l’uccisione o il ferimento di almeno quattro persone sono state 487.

In un paese in cui la possibilità di possedere armi da fuoco è considerata da milioni di persone un diritto costituzionale fondamentale, gli interventi legislativi sono molti rari e marginali, come l’introduzione dei controlli penali e psichiatrici prima dell’acquisto.