L’Arabia Saudita aveva chiesto a Berlino l’estradizione del saudita accusato di aver compiuto l’attentato del 20 dicembre al mercatino di Natale di Magdeburgo, ha dichiarato il 23 dicembre all’Afp una fonte vicina al governo.

Secondo la fonte, che ha chiesto di restare anonima, Riyadh aveva avvertito più di una volta le autorità tedesche del fatto che l’uomo, Taleb Jawad al Abdulmohsen, poteva essere pericoloso. La fonte non ha però fornito ulteriori dettagli.

Dal 20 dicembre in Germania ci s’interroga sulle motivazioni del presunto autore dell’attacco, un medico saudita di 50 anni, e sull’ipotesi che i servizi di sicurezza abbiano sottovalutato i segnali d’allarme.

L’attacco, condotto con un’automobile, ha causato cinque morti e più di duecento feriti.

Minacce su internet

Secondo la rivista Der Spiegel, un anno fa i servizi di sicurezza sauditi avevano lanciato un avvertimento al Bundesnachrichtendienst (Bnd), il servizio federale d’intelligence, riguardo ad Al Abdulmohsen.

L’avvertimento era legato ad alcune minacce su internet alla Germania per il trattamento riservato ai rifugiati sauditi.

Era però rimasto inascoltato, e l’uomo aveva continuato ad accusare la Germania di non aver protetto i sauditi in fuga da una visione radicale dell’islam e di aver invece accolto estremisti musulmani.

Manifestazioni contrapposte

Intanto, il 23 dicembre sono previste a Magdeburgo due manifestazioni contrapposte.

La prima è stata organizzata dal partito d’estrema destra Alternative für Deutschland (Afd), contrario all’accoglienza ai rifugiati.

La seconda è stata indetta dalla rete Gib hass keine chance (“non dare una possibilità all’odio”), che chiede di non strumentalizzare l’attentato per scopi politici.