Il 24 dicembre il ministero della salute della Striscia di Gaza controllato da Hamas ha annunciato che almeno 21 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore in questo territorio palestinese, dopo oltre quattordici mesi di guerra.
Il bilancio delle vittime dall’inizio dell’operazione militare israeliana nella Striscia è arrivato a 45.338 morti, ha affermato in una nota lo stesso ministero, aggiungendo che anche 107.764 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’offensiva.
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Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
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Intanto alcune centinaia di fedeli si sono radunati dentro e intorno alla chiesa della Natività nella città palestinese di Betlemme, culla della cristianità, dove le celebrazioni natalizie sono in tono minore per il secondo anno consecutivo a causa del conflitto nella Striscia di Gaza.
In Vaticano papa Francesco ha aperto l’anno giubilare in mondovisione e poi presiederà come ogni anno la messa della notte di Natale nella basilica di San Pietro e in questa occasione parlerà dei conflitti nel mondo e rinnoverà gli appelli per il cessate il fuoco in Medio Oriente. Tre giorni fa le critiche espresse dal pontefice contro quella che ha definito la “crudeltà” degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza hanno suscitato le proteste della diplomazia israeliana.
Il giorno precedente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva parlato “con cautela” di “progressi” per un accordo sugli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza.
Nel frattempo a Betlemme le celebrazioni per il Natale sono in tono minore, spiega Anton Salman, sindaco di questa città della Cisgiordania occupata, situata a dieci chilometri da Gerusalemme, dall’altra parte del muro di separazione eretto da Israele.
“Non abbiamo decorato l’albero, non abbiamo addobbato le strade. Vogliamo mostrare al mondo che la Palestina soffre ancora a causa dell’occupazione e dell’ingiustizia israeliana”, aggiunge.
Di solito a Natale nella piazza della Mangiatoia viene allestito un grande albero di Natale, ma come l’anno scorso le autorità hanno deciso di non organizzare festeggiamenti.
La città si è animata nel primo pomeriggio con una sfilata di scout, alcuni dei quali portavano cartelli con messaggi come: “Fermate subito il genocidio a Gaza” e “I nostri bambini vogliono giocare e ridere”.
Con loro c’era il patriarca cattolico di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. “Sono arrivato ieri da Gaza. Ho visto tutto quello che è stato distrutto, la povertà, il disastro. Ma ho visto anche la vita, non si arrendono”, ha detto.
“Apparteniamo alla luce, non alle tenebre. L’anno prossimo vogliamo vedere un grande albero di Natale”, ha aggiunto il patriarca.
Nonostante la guerra a Gaza, Christiana van der Tann è venuta dalla Germania con il marito per trascorrere le vacanze con la figlia. Ma “ieri notte c’è stato un attacco missilistico a Tel Aviv (città israeliana nel nord della Striscia di Gaza)”, racconta. “Abbiamo dovuto andare in un rifugio antiaereo, non si può dimenticare di essere in un paese in guerra”.
L’esercito israeliano ha annunciato durante la notte di aver intercettato un “razzo” lanciato dallo Yemen, prima che entrasse nello spazio aereo israeliano.